Home Interviste Erica Mou a Blogo: “Un mese muta per un problema alle corde vocali, sono tornata a ballare e piangere ascoltando musica” (VIDEO)

Erica Mou a Blogo: “Un mese muta per un problema alle corde vocali, sono tornata a ballare e piangere ascoltando musica” (VIDEO)

“Mi dico sempre che vorrei tornare ad amare la musica come quando avevo 14 anni e mi chiudevo in camera con lo stereo a palla ascoltando lo stesso disco 10-15 volte. E piangevo e ballavo. Non lo facevo da un sacco di tempo. In quel mese ho ricominciato a farlo”

pubblicato 13 Maggio 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 05:30

Blogo ha incontrato Erica Mou in occasione della presentazione di Senza Mentire, il brano degli Stag al quale ha collaborato (si tratta di una iniziativa benefica per l’Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che coinvolge dieci artisti emergenti italiani). La cantautrice pugliese ha detto la sua in merito al supporto che la musica talvolta può offrire a chi vive condizioni di salute difficili. E ha raccontato come questo sia accaduto anche nei suoi confronti, quando nel 2014 ha dovuto affrontare un problema alle corde vocali stando muta per un mese (lo ha raccontato sul suo blog) poi fortunatamente risolto senza dover ricorrere all’operazione chirurgica:

La musica mi ha aiutato tantissimo. Ho scoperto il silenzio. Chi mi conosce sa che non fa parte di me. Ho imparato a parlarmi dentro. Contemporaneamente lavoravo al disco, pensavo, scribacchiavo. La cosa che mi più mi ha fatto bene è scoprire quanto io amo la musica; quando non la puoi praticare a livello professionale, la ami in maniera particolare. Mi dico sempre che vorrei tornare ad amare la musica come quando avevo 14 anni e mi chiudevo in camera con lo stereo a palla ascoltando lo stesso disco 10-15 volte. E piangevo e ballavo. Non lo facevo da un sacco di tempo. In quel mese ho ricominciato a farlo.

La Mou, Premio della Critica e Sala Stampa Radio Tv al Festival di Sanremo 2012, è reduce da un breve tour europeo. Berlino, Kiel, Weimar, Francoforte, Düsseldorf, Bruxelles e Parigi:

Io mi adatto, dove mi metti sto. Ma lì è stato bello. Perché era da tanto tempo che non suonavo dal vivo. L’ho fatto all’estero davanti al pubblico con il quale ho riscoperto il potere della musica. Ogni volta che suoni all’estero ti fa bene. Essendo una cantautrice che scrive in italiano sono molto legata al testo, ma ogni tanto fa bene ricordarsi che il messaggio se deve arrivare arriva ugualmente. E poi è stata un’esperienza di vita: otto concerti in 3 Stati, in 8 città, in 10 giorni. Io ripartirei anche adesso.

Infine la 25enne ha annunciato che per il nuovo disco c’è da aspettare pochissimo:

Il disco è pronto. Io ce l’ho, non stampato, ma è finito. Aspetto di capire i tempi precisi. Ma ci siamo quasi. È un disco nel quale per la prima volta ci ho messo veramente tutta la mia testa, nel bene e nel male. Stavolta mi sono preso dei tempi, anche privati. Il silenzio ha influito. Sono stata davvero da sola, non parlavo con nessuno e quindi mi sono interrogata su cosa volessi fare. Magari tra due anni ti dirò ‘no, è il prossimo’. Ma questo è l’uomo della mia vita.

In apertura di post il video integrale dell’intervista.

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