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Jeanne Moreau: 80 anni di seduzione tra molto cinema e qualche canzone cult

In un post di qualche settimana fa parlavamo di attori e attrici di cinema che cantano e incidono dischi. In Francia è una tradizione consolidata e tra le “cantattrici” eccellenti non poteva mancare la divina Jeanne Moreau che oggi, 23 gennaio, compie la bellezza di 80 anni.In questi giorni gli omaggi e le copertine dei

di dodo
pubblicato 23 Gennaio 2008 aggiornato 31 Agosto 2020 23:26

In un post di qualche settimana fa parlavamo di attori e attrici di cinema che cantano e incidono dischi. In Francia è una tradizione consolidata e tra le “cantattrici” eccellenti non poteva mancare la divina Jeanne Moreau che oggi, 23 gennaio, compie la bellezza di 80 anni.

In questi giorni gli omaggi e le copertine dei giornali francesi si sprecano: lì la Moreau è venerata e celebrata come un simbolo della cultura nazionale, un “pezzo” di Novecento che ha lo stesso peso specifico – per dire – di Sartre, Godard e Camus. Della Moreau attrice, musa, seduttrice e agitatrice culturale della Nouvelle Vague rimandiamo agli approfondimenti cinematografici.

Qui ci interessa la Jeanne Moreau raffinata cantante e roca interprete di canzoni, a volte presenti nella colonna sonora di film da lei interpretati, a volte no. Tra le prime non si può non citare il classico “Le tourbillon de la vie” del 1962, da “Jules et Jim” di François Truffaut, ma anche “India Song”, scritta dall’amica scrittrice Marguerite Duras e “Each Man Kills the Things he Loves” (1982) da “Querelle” di R. W. Fassbinder, il cui testo è tratto da un poema di Oscar Wilde (“La Ballata di Reading Jail”).

Tra le canzoni senza film, sono stati dei successi discografici “J’ai la memoire qui flanche” di Cyrrus Bassiak (1963) e “La célebrité, la publicité” (1970, parole di J.Moreau, musiche di Duhamel), che tra l’altro Platinette utilizza spesso come jingle del suo talk show mattutino su Radio DeeJay.

Per festeggiare l’affascinante diva di “Ascensore per il patibolo” in versione “chanteuse”, ecco due video d’epoca: la leggendaria scena del “Tourbillon” da “Jules et Jim” e la canzone di Bassiak, da uno show televisivo degli anni Sessanta.

Auguri indomita e affascinante Jeanne, e ancora cento di questi anni e di queste canzoni d’altri tempi – ahimè – troppo rare.

Video – Jeanne Moreau “Tourbillon”

Video – Jeanne Moreau “J’ai la mémoire qui flanche”

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