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Subsonica: “Nei talent show si fa televisione, non musica”

Massimiliano Casacci della band torinese è critico verso i talent.

pubblicato 2 Gennaio 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 10:41

Potrebbe diventare una nuova disciplina olimpica per i tanti artisti che si cimentano. Parliamo del criticare i talent show. Non si contano ormai davvero più tutti i cantanti che si sono schierati contro questo tipo di programmi televisivi che hanno lo scopo di portare la musica in Tv e creare star dal successo discografico garantito.

Non è un atteggiamento solo italiano però: oggi ad esempio anche il giovane cantante inglese San Smith ha preso posizione X Factor e i talent show perché dannosi per i cantautori.

Non giunge come una novità, dunque, il commento critico verso tali format da parte del membro più anziano dei Subsonica, Massimiliano Casacci (autore della maggior parte dei brani della band) all’interno di un’intervista rilasciata a Sette, il settimanale de Il corriere della sera.

E’ una realtà che si perpetua. C’è stato un periodo in cui la musica ha avuto l’ambizione di essere rappresentata da persone capaci. Da visionari, liberi e irregolari. Si cercava di imporre la qualità, invece di seguire i fantomatici “gusti” del pubblico. Poi qualcosa si è rotto. Direi tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. Le case discografiche in alcuni casi hanno smesso di essere dei motori per le sperimentazioni e la musica è diventata un semplice strumento di intrattenimento. Nelle trasmissioni di cui parli si fa televisione, non musica.

Si parla anche di Morgan, artista legato proprio ad un talent, ma che spesso ha collaborato con la formazione torinese:

Oggi di Morgan si esaltano le turbolenze da personaggio pop. Ma nei prossimi anni sarà rivalutato anche come artista. Nelle sue canzoni c’è molta qualità. Detto ciò ammetto di non seguire i talent.

Immancabile, infine, un parere sul Festival di Sanremo a quale i Subsonica mancano dal 200 quando presentarono “Tutti i miei sbagli“:

L’ultima volta che ci hanno invitato? Lo fanno continuamente. Ma persino le persone che fino a un paio di anni fa ci dicevano che Sanremo era fondamentale per vendere i dischi, ora dichiarano che non lo è più.

Foto: Facebook.