Home Cesare Cremonini: “Con Logico ho smesso di invecchiare in fretta. No a duetti, talent e Festival estivi”

Cesare Cremonini: “Con Logico ho smesso di invecchiare in fretta. No a duetti, talent e Festival estivi”

Cesare Cremonini spiega il successo della hit Logico e lancia il nuovo singolo in un’intervista al Corriere della Sera

pubblicato 18 Agosto 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 15:19


Cesare Cremonini si sente di nuovo un ragazzino. Lo ha rivelato in un’intervista al Corriere della sera, in cui ha commentato il grande successo estivo di Logico #1, hit trasmessa dalle radio per 12 settimane consecutive e ancora adesso in Top Ten.

L’ex frontman dei Lunapop sente di essere tornato alle origini:

“Ero convinto delle sue potenzialità. Non mi aspettavo però un’onda così alta sin da subito e così lunga. Era una canzone che aspettavo dentro di me da tempo: esplosiva, con un suono internazionale e un testo che mischia in modo quasi psicotico ragione e sentimento. Ci sento qualcosa da band, è la naturale evoluzione di uno che cerca sempre qualcosa che gli dia il luccichio negli occhi”.

Però Logico non ha avuto un videoclip:

“I brani che scelgo per lanciare un disco hanno una personalità chiara, sono l’ammiraglia dell’album. E con i budget risicati di oggi c’era il rischio di non valorizzarlo”.

Quando gli si domanda come mai il successo dell’album non sia stato pari a quello della canzone, avendo retto il primo posto solo per una settimana, risponde che “la classifica di vendita non determina più il successo di un disco, che è quasi un prolungamento fisico di un artista per i fan più attaccati. Per il tour ho già venduto il doppio dei biglietti di quanti ne avessi venduti alla fine del tour precedente e non mi era mai successo di fare due date al Forum di Milano“.

Cremonini dice di non voler più sentirsi limitato dagli anni che passano, soprattutto musicalmente:

“Oggi le dogane fra generi sono aperte: nei giorni scorsi ho visto la Tosca a Taormina e qualche settimana prima ero a Ibiza a ballare con gli amici, passano da Snoop Dog al balletto, dall’elettronica a Ciajkovskij a Dj Ralf. Ho 34 anni: con questa canzone mi sono riappropriato della mia età. Dopo la sbornia di successo con i Lunapop ho sentito l’esigenza di ricominciare da zero. Ho attraversato momenti in cui era necessario invecchiare in fretta, guardando con grande rispetto al passato. Vivevo con lo spettro dei grandi cantautori sulle spalle. Avevo il loro sguardo che mi fissava come ti fissa tuo padre da una foto sul comodino”.

Per questo il suo prossimo singolo, GreyGoose, sarà altrettanto disimpegnato, parlando di una botta e via:

“E’ una canzone che riporta il sorriso nella mia discografia dopo qualche tempo. La nostra canzone d’autore soffre davanti allo specchio da troppi anni. Per questo il nuovo singolo parla di quelle bugie che si dicono volentieri alle donne nelle notti di luna piena. Credo che al gentil sesso le promesse in fondo piacciano, se fatte con la giusta convinzione!”

Cremonini spiega anche perché ha detto no alla partecipazione di kermesse estive come il Coca Cola Summer Festival o il Battiti Live:

“Sono manifestazioni che non ti permettono di contestualizzare la tua canzone. Se iscrivi tuo figlio a scuola, e le canzoni sono come figli, ti informi su chi sono i professori, il preside e i compagni di classe. Lì finisci in un calderone dove tutto è uguale a tutto. Logico #1, ad esempio, non può funzionare in playback. Attendo proposte per l’inverno. Da accettare solo se la musica sarà al centro”.

Cesare dice no anche ai duetti tra colleghi nei rispettivi Tour, perché “se negli anni 90 c’erano troppi castelli e mura, adesso credo che si stia esagerando con lo scardinare. Dico no spesso anche ai duetti in studio perché a forza di fare collaborazioni perderei di vista chi sono e dove vado”. Poi non intende cedere a un’altra moda diffusa:

“Ho detto no all’offerta di fare un giudice in un talent. Ma non dico quale. Dico no a marionette e robottini, cerco di restare libero con una visione chiara di me stesso”.