Home Nickelback, pronunciare il loro nome è reato in Usa: due arresti

Nickelback, pronunciare il loro nome è reato in Usa: due arresti

Mai pronunciare il nome dei Nickelback invano.

di grazias
pubblicato 2 Luglio 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 17:02

In Tennessee è vietato vendere tronchi cavi, In Kentucky la vernice rossa è fuori legge e in Arizona non si possono tenere più di due vibratori in casa. Questi sono solo alcuni dei divieti più bizzarri che vigono in Usa. Ma noi oggi ne abbiamo scovato uno che vi lascerà davvero a bocca aperta: in Idaho non è possibile pronunciare il nome dei Nickelback senza rischiare l’arresto. Lo sanno bene Eric Swinford e Riker Morrow, rispettivamente ventitré e ventidue anni, che sono finiti a tanto così dalla gattabuia per aver nominato in pubblico il famigerato nome della band di Chad Kroeger. Tutto questo, ovviamente, ha una spiegazione.

Il fattaccio assume, come prevedibile, contorni surreali: come riporta, tra le altre fonti, Il NewYorkDailyNews, Eric e Riker se ne stavano a chiacchierare bel belli in prossimità di un benzinaio quando i loro discorsi sono stati interrotti dall’arrivo di un paio di poliziotti che, per caso, avevano avuto la prontezza di origliare la loro conversazione.

Ebbene, i nostri sfortunati eroi, sventuratamente, avevano scelto scelto i Nickelback come oggetto della loro chiacchierata ed è proprio questo che ha fatto drizzare le antenne dei poliziotti. Ciò è accaduto per via di una significativa assonanza: Nickelback è il nome della band di Chad Kroeger ma il termine nickel sack è usato per riferirsi a una quantità di erba pari a cinque dollari.

A nulla sono valse le puntualizzazioni dei due giovani: Nickelback, abbiamo detto Nickelback!, asseriva a gran voce la coppia di amici mentre i due agenti procedevano al loro fermo. Dopo i relativi accertamenti i nostri sono stati rilasciati, immaginiamo, con una serie di scuse da parte delle forze dell’ordine. O forse no. Perché da questa storia abbiamo imparato che pronunciare il nome dei Nickelback invano è punibile per legge. E, per pura proprietà transitiva, ora non resta che immaginarci a quale reato possa equivalere quello di Avril Lavigne.