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I Moderni, In/Cassa: “X Factor ci ha dato il ‘la’ per cominciare, abbiamo cercato la nostra identità”

Celeste, Fabio, Placido e Marco ci raccontano qualcosa di più sul loro nuovo disco di inediti

pubblicato 24 Giugno 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 17:17

E’ uscito il 17 giugno “In/cassa”, il nuovo album di inediti de I Moderni. Il gruppo, rivelazione di X Factor 5, ritorna quindi sulle scene dopo aver conquistato il disco d’oro per le vendite digitali con “Non ci penso mai” e aver firmato la colonna sonora di Sky Sport per le Olimpiadi di Londra 2012 con “L’estate si balla”.

I 10 nuovi brani di Celeste, Fabio, Placido e Marco – che si sono anche cimentati come autori di testi e musiche – sono stati prodotti da Maurizio Lobina (Eiffel 65) e Andrea Bonato, in arte Nex.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con loro.

Cosa è cambiato dalla vostra partecipazione a X Factor?

Non è cambiato molto: X Factor ci ha fatto credere in quello che era un sogno, quello che nessuno di noi avrebbe pensato si potesse realizzare. Quando abbiamo avuto il ‘la’ per cominciare, abbiamo fatto del nostro meglio per mantenere la continuità e andare sempre più a fondo con lo studio e la ricerca di una nostra identità, anche attraverso le identità diverse che fanno I Moderni.

E cosa vi ha lasciato il programma?

X Factor ci ha dato la possibilità di credere che i nostri talenti fossero qualcosa su cui puntare, da coltivare. E’ quello che abbiamo fatto: abbiamo studiato, abbiamo ascoltato tantissima musica, abbiamo fatto tanti incontri che ci hanno permesso di crescere, abbiamo anche incassato moltissimi colpi. Abbiamo messo il sound nella cassa e abbiamo ascoltato dove più ci batteva il cuore.

Come nasce invece il vostro nuovo disco?

Lavoriamo su questo album, che nasce dall’incontro con Maurizio Lobina e Andrea Bonato, da un anno e mezzo. Volevamo fare un album dalle sonorità dance, vicino alla eurodance, che commistiona melodia, rap e cassa in quattro. La più grande sfida è stata creare della dance in italiano. Farla in italiano senza però stare sotto i cliché. Le canzoni sono pop, anche se sono prodotte come la dance internazionale. Abbiamo lavorato con produttori molto in gamba. C’è anche un pezzo in inglese, è un disco molto curato. Lo abbiamo seguito nei minimi dettagli, lasciando anche fare al caso. Abbiamo saputo sfruttare al meglio gli incontri, creandoci una squadra di amici che crede molto in noi e ci dà una grandissima mano.

La dance tra l’altro è un genere molto esportabile all’estero.

Nello scegliere questo sound quello che ci ha coinvolto, appassionato di più e convinto, è il fatto di guardare al mondo. Ci siamo accorti che la dance si è affermata con grande determinazione. Parla sempre di più un linguaggio comune, è entrata nella vita delle persone.

I brani vi vedono anche come autori di testi e musiche.

Sì, abbiamo scritto tutti insieme per la prima volta gli inediti. Abbiamo fatto gli autori di tutto, anche del video: ci siamo occupati del montaggio ad esempio. Abbiamo imparato a fare tutto, mentre prima eravamo soltanto dei cantanti e dei musicisti. Tra un po’ intuiremo le tue domande e ti manderemo l’intervista già scritta!

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