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Rock in Idro 2014, giorno 4: live report e foto, dai Queens Of The Stone Age ai We Are Scientists

Le foto (tantissime!) e la recensione del Day 4 del festival all’Arena Joe Strummer di Bologna: con Queens Of The Stone Age, Pixies, Biffy Clyro, Manic Street Preachers, Miles Kane, Fratellis, The Brian Jonestown Massacre, We Are Scientists e gli italiani What A Funk.

pubblicato 3 Giugno 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 18:12

L’ultimo giorno, il più pieno e ricco di concerti del Rock In Idro 2014 (ben nove), ha chiuso con un gruppo di set totalmente dedicati al rock e culminati con un concerto incredibile dei Queens Of The Stone Age, in grado di portare la folla del Arena Joe Strummer alle stelle. Il confronto col giorno precedente, dedicato al metal e incentrato sugli Iron Maiden, è impietoso in termini di presenze perché per Bruce Dickinson e soci ce n’erano almeno il doppio, ma il gruppo capitanato da Josh Homme ha riempito comunque il prato e mezza collina, tra folate di polvere e scongiuri contro le minacciose nuvole di pioggia arrivate a metà pomeriggio.

What A Funk al Rock In Idro 2014



A cominciare la giornata, con un anticipo di 15 minuti, sono gli italiani What A Funk, forse tra le sorprese migliori del giorno 4 del festival: indiavolato sul palco, il trio travolge la folla ancora sparuta e cotta dal sole con un set breve ma intensissimo, di ottima qualità. Sono bravi ad infiammare e non si risparmiano: li incontreremo poi spesso tra il pubblico nel corso della giornata, contenti di godersi i concerti dopo la loro esibizione, disponibilissimi alle chiacchiere e ai commenti dal vivo. Ci sono piaciuti parecchio: vanno tenuti d’occhio.

What A Funk al Rock In Idro 2014

We Are Scientists al Rock In Idro 2014

We Are Scientists al Rock In Idro 2014

Il gruppo di Keith Murray sale sul palco prestissimo e mantiene la rotta dei precedenti colleghi italiani, virandola un po’ sull’indie rock dal sapore leggermente funkeggiante: sono bravi, un po’ statici ad inizio set per poi sfogarsi, e il loro set si riempie mano mano di pubblico inneggiante, contento di stare lì per scaldarsi -in tutti i sensi, viste le temperature del meteo-. Fanno il loro lavoro in modo egregio e non banale: i We Are Scientists si riconfermano come un’ottima band, solida e intensa.

We Are Scientists al Rock In Idro 2014

The Brian Jonestown Massacre al Rock In Idro 2014

The Brian Jonestown Massacre al Rock In Idro 2014

Il collettivo californiano ha alle spalle più di 20 anni di lavori ed è considerato uno degli esponenti della neopsichedelia, ma in una giornata così ci sta come una tazza di tè bollente con 40 gradi all’ombra. Immobili sul palco a guardare il pubblico tra il divertito e lo scazzato, i Brian Jonestown Massacre sembra che eseguano il compitino. La folla un po’ li segue un po’ no, complici anche le atmosfere rallentate che smontano del tutto la carica dei precedenti gruppi.

The Fratellis al Rock In Idro 2014

The Fratellis al Rock In Idro 2014

Come ci ha detto qualcuno “una volta nella vita Chelsea Dagger la devi pogare dal vivo” e possiamo dire di averlo fatto. Il gruppo scozzese, che avevamo intervistato lo scorso Settembre per la presentazione del nuovo disco We Need Medicine, sale sul palco alle quattro del pomeriggio e imbenzina la folla delle prime file con un set purtroppo disomogeneo, fatto di vecchi successi come Henrietta e la succitata Chelsea Dagger, alternati ad alcuni brani nuovi che superano discretamente la prova dal vivo. Peccato per Seven Days, uno dei singoli di punta del nuovo disco, che viene penalizzata da un beat troppo rallentato e non fa scatenare le danze come ci si aspettava dal disco. Dal pubblico ci riportano un tentativo di placare il leggero pogo da parte di alcuni veterani, che avrebbero intimato ai più giovani di non fare tanto casino per i Fratellis. Ma farsi la musica propria no?

Miles Kane al Rock In idro 2014

Miles Kane al Rock In Idro 2014

Il nostro inglesino simil mod indossa la solita camicia psichedelica -come l’anno scorso a Ferrara, dove fu opening act degli Arctic Monkeys- e si scatena letteralmente in un set che prevede anche un omaggio ai Rolling Stones con una cover di Sympathy For The Devil in grado di accontentare tutti. Il suo è un concerto carico, allegro e divertito, ottima benzina sul fuoco degli spettatori che iniziano a crescere di numero. Non mancano tutte le sue hit migliori e Miles Kane sa come stare sul palco: nel caos generale porta a casa un bel momento di rock-pop britannico.

Miles Kane al Rock In Idro 2014

Manic Street Preachers al Rock In Idro 2014

Manic Street Preachers al Rock In Idro 2014

Attesissimi da molti dopo un’assenza lunghissima nei circuiti live italiani (lo ricorda James Dean Bradfield: 16 anni!), i Manic Street Preachers salgono sul palco con l’aria di chi sa fare il proprio mestiere e lo fa da talmente tantissimi anni che non necessita di troppe presentazioni. Niente superiorità da parte loro, solo sana voglia di far divertire e ballare: il pubblico risponde a tutti i brani, dagli storici (non manca in chiusura If You Tolerate This, naturalmente) fino al recentissimo singolo Europa Geht Durch Mich, che supera la prova dal vivo. La dimensione del festival si adatta benissimo a loro e lo dimostrano con eleganza: il gruppo gallese ha una discreta classe e il suono è omogeneo e potente.

Biffy Clyro al Rock In Idro 2014

Biffy Clyro al Rock In Idro 2014

Credevo che le groupies si fossero estinte e mi sbagliavo: l’ingresso degli svestitissimi “Biffy F*cking Clyro”, come urla il cantante, è accolto da una bordata di urla che probabilmente porteranno alla sordità permanente la security e i fotografi nel pit. Il loro è un lunghissimo set condito da pogo carico, momenti di spettacolo gratuito con Simon Neil letteralmente padrone del palcoscenico e una folla che li acclama come i salvatori del rock’n’roll.

Biffy Clyro al Rock In Idro 2014

Il loro genere li incasella nella zona 30 Seconds To Mars solo un po’ più sporchi e post-grunge: anche se alcuni pezzi si salvano, non hanno spostato l’asticella dell’apprezzamento oltre l’ “ok”.

Pixies al Rock In Idro 2014

Pixies al Rock In Idro 2014

Chi è il gruppo che ti delude di più in una giornata così intensa? Loro, gli alfieri del alternative rock americano che con una sola canzone hanno dato il via alle formazioni di gruppi storici: Francis Black sa ancora fare il suo lavoro ma appare scarico e nemmeno le grazie di Paz Lechantin, la nuova bassista ex A Perfect Circle, può risollevare di molto il loro set. Salviamo il batterista David Lovering, in grado da solo di portare il groove rock ad altissimi livelli, ma la sensazione generale del set dei Pixies è stata la noia e la delusione: anche i commenti dal pubblico, raccolti passeggiando qua e là, ci hanno dato parziale ragione.

Pixies al Rock In Idro 2014

Su Where Is My Mind, naturalmente, cellulari sguainati per riprendere il momento epico: ma anche la hit suprema dei Pixies non può nulla di fronte alla sensazione generale del “lo sto facendo per pagarmi il mutuo”.

Queens Of The Stone Age al Rock In Idro 2014

Queens Of The Stone Age al Rock In Idro 2014

Esiste il concetto di spettacolo e va a braccetto con i Queens Of The Stone Age. Solo l’imponenza del loro palco, tra giochi di fari e americane di luci a grappolo, può far percepire cosa succederà lì sopra al momento dell’ingresso sul palco. Josh Homme e soci esplodono con tre pezzi che lasciano il pubblico in un polverone violento di pogo, piazzando la doppietta You Think I Ain’t Worth a Dollar, but I Feel Like a Millionaire e No One Knows seguite dalla nuova My God Is The Sun.

Il pubblico impazzisce tra i meravigliosi giochi di luce e la band non va al risparmio: suonano 70 minuti scarsi e ci si aspettava forse di più, ma il loro è un concerto incredibile, forte e sicuro, ben suonato e senza il minimo accenno di “fighetteria” da rock band navigata.

Queens Of The Stone Age al Rock In Idro 2014

Sembra di assaggiare la polvere del deserto anche se è solo l’Arena Joe Strummer, ci si sente dispersi nelle no man’s land americane e invece si è a Bologna, con le orecchie imbottite di chitarre e bassi indemoniati sui quali spicca, pura e potente, la voce di Josh Homme. Il momento finale è l’esplosione di A Song For The Dead: un po’ delusi ma appagati nel cuore, gli oltre diecimila del Parco Nord scemano verso l’uscita.

Il Rock In Idro 2014 è finito. Tornate dai vostri demoni dello stoner rock.

Queens Of The Stone Age al Rock In Idro 2014, scaletta
You Think I Ain’t Worth a Dollar, but I Feel Like a Millionaire
No One Knows
My God Is the Sun
Burn the Witch
Smooth Sailing
In My Head
Feel Good Hit of the Summer
The Vampyre of Time and Memory
If I Had a Tail
Little Sister
Fairweather Friends
Sick, Sick, Sick
Better Living Through Chemistry
Go With the Flow
A Song for the Dead

Foto | Arianna Galati per Soundsblog

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