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Fabi Silvestri Gazzè #LifeIsSweet, nuovo progetto musicale dal 24 marzo 2014

L’annuncio dato ufficialmente con una nuova pagina Facebook: ecco le motivazioni e le parole dei diretti interessati

pubblicato 24 Marzo 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 20:47

Si chiama semplicemente Fabi Silvestri Gazzè e rappresenta il nuovo inizio, un capitolo inedito per i tre cantanti. Qua la descrizione del nuovo progetto .

Partimmo praticamente insieme circa vent’anni fa, tre strade parallele che correvano vicine. A volte si incrociavano, a volte si allontanavano, adesso finalmente si sono congiunte. Da oggi, 24 marzo 2014, camminiamo insieme. Tutti quelli che vorranno percorrere questa strada insieme a noi potranno iscriversi a questa pagina, perché è da qui che vi aggiorneremo sulle nostre prossime tappe, è qui che torneremo ogni volta. È la nostra nuova casa. C’è ancora qualche lavoretto da fare, e queste tre carriole non si fermano un attimo, ma stiamo partendo. Venite con noi? Buon viaggio a tutti… #LifeIsSweet!

Sulla pagina Facebook di Niccolo Fabi c’è la spiegazione sulla nascita di questa nuova collaborazione iniziata proprio oggi (“Con Daniele e Max abbiamo deciso di metterci a scrivere e suonare insieme perché abbiamo sentito contemporaneamente che fosse giusto e coraggioso utile e divertente”)

La domanda potrebbe essere.. perché? O perché adesso? E la risposta sarebbe comunque semplice. Sul palco del teatro Petruzzelli lo scorso dicembre ad “Ecco” veniva consegnata la targa Tenco e fra le tante cose provate in quel momento c’era la sensazione di una qualche forma di conclusione. Certo il disco era venuto bene ma non era solo quello. Era un percorso iniziato tanti anni prima a cui veniva messa al collo una simbolica onorificenza. O almeno a me era quello che interessava. Il riconoscimento del tentativo, nell’oceano di possibilità diverse con cui si può condurre questo mestiere, di scegliere la propria a prescindere dalle aspettative, a prescindere dai risultati, a prescindere da tutto. Un premio al timoniere più che al cantautore. Ho lavorato per tanti anni intorno ad una forma di canzone per cercare di farla assomigliare impietosamente al proprio autore. Per farne sentire la sua umanità tanto seducente quanto patetica. Poeticamente se possibile. Un lavoro sull’intensità e sullo spessore che ho vissuto con un rigore e una serietà spesso assolutamente esagerati.. una specie di espiazione (ma pensa te..) anche per la tara di quell’esordio giudicato leggero e scanzonato… Da “..quello dei capelli..” al premio Tenco. Fatto. Adesso basta però. Punto e a capo. Con Daniele e Max abbiamo deciso di metterci a scrivere e suonare insieme perché abbiamo sentito contemporaneamente che fosse giusto e coraggioso utile e divertente. Vent’anni dopo le nostre jam e sbornie notturne al Locale e dopo tutto quello che è successo, dalla crisi del disco al berlusconismo, riusciamo ancora a nutrire i nostri figli facendo musica. E la consapevolezza condivisa di questo assoluto privilegio è per me il primo motivo della nostra unione. Mentre chiedevamo l’ennesimo “kamikaze” a Priscilla non credo che avremmo potuto sperare in tutto ciò. E sono convinto che anche Federico, Riccardo, Valerio, Picchio Rocco e tutti gli altri “frequentatori” di quel bancone non avrebbero puntato su una evoluzione così fortunata di quelle speranze. Abbiamo avuto poi vite e carriere diverse ma credo che siamo riusciti nel tempo ognuno con le proprie sfumature a definire un stile personale e una identità riconoscibile. Oltretutto mi sembra che malgrado inevitabili scivoloni e buchi di ispirazione le nostre fedine musicali tutto sommato siano abbastanza pulite…;). Adesso ci piace l’idea di provare a cambiare il nostro modo di scrivere, di cercare di rompere degli automatismi creativi dribblando la pigrizia e il mestiere che inevitabilmente assalgono qualsiasi cosa abbia qualche decennio di vita. Giocare con i nostri strumenti, alleggerire le responsabilità, forse semplicemente divertirci e aiutarci a ricordare, visto che eravamo presenti, il motivo per il quale abbiamo iniziato a suonare. Per me poi è vitale allontanarmi per un po’ da quell’espressione così intima e privata del racconto di una vita che a maggior ragione dopo le mie disavventure personali aveva reso l’esecuzione e l’ascolto delle mie canzoni una esperienza extra musicale, una sorta di seduta spiritica continuamente sul filo della commozione e con le viscere sanguinanti perennemente in piazza davanti a tutti. E’ stato un momento unico che forse ci ha unito per sempre ma adesso basta. Per fortuna e purtroppo non potrà mai essere più così. Scrivere dando un altro nome al protagonista, la sento come una grande forma di libertà. Abbiamo passato un anno a cantare “..io sto bene quando sto lontano da me..” quindi so che capirete facilmente il senso di questa vacanza. Il progetto è ambizioso e ha dei rischi, anche per questo mi sta simpatico. E’ legittimo che ci siano delle aspettative di qualità e che qualcuno sarà pronto a sorridere se non saremo all’altezza. In un momento in cui la maggior parte degli artisti più che darsi nuovi traguardi e ambizioni pensa a proteggere ciò che ha conquistato è proprio nella percentuale di rischio che sta la ragione di questa scelta. Se saremo bravi magari conquisteremo anche qualche ascoltatore in più, altrimenti ci metteremo in ghingheri di fronte al plotone di esecuzione. Ascolterete tra un mesetto “Life is sweet” la prima canzone scritta insieme e da adesso in avanti cercheremo di aggiornarvi su tutto quello che succederà da qui alla fine dell’anno quando terminerà questa vacanza. Naturalmente vi invito a collegarvi a questa nuova pagina e a seguirci in questo viaggio. Spero di sorprendermi, spero di fare cose che non ho mai fatto e che non farei se ci pensassi troppo, spero di imparare qualcosa di nuovo. Spero ci sarete. A dopo!

Foto Simone Cecchetti

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