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Roma Film Fest: con Heima i Sigur Ròs raccontano la loro terra

Poetico, violento, intenso, ironico: sono questi i primi aggettivi che mi vengono in mente pensando ad Heima, il film che i quattro, imbarazzatissimi, Sigur Ròs in persona, accompagnati dal regista Dean De Blois (loro fan di vecchia data), hanno presentato ieri sera al Teatro Studio di Roma nell’ambito del Festival del Cinema.Per 97 minuti, attraverso

pubblicato 24 Ottobre 2007 aggiornato 11 Febbraio 2021 16:02

I Sigur Ròs alla premiere di Heima a Roma

Poetico, violento, intenso, ironico: sono questi i primi aggettivi che mi vengono in mente pensando ad Heima, il film che i quattro, imbarazzatissimi, Sigur Ròs in persona, accompagnati dal regista Dean De Blois (loro fan di vecchia data), hanno presentato ieri sera al Teatro Studio di Roma nell’ambito del Festival del Cinema.

Per 97 minuti, attraverso immagini, suoni, parole, la band ha raccontato sè stessa e il suo viscerale rapporto con la terra d’origine, l’Islanda, nella quale ama tornare alla fine di ogni tour. Ed Heima (“a casa”, “nella terra natale”, appunto) raccoglie emozionanti stralci dei concerti gratuiti e a sorpresa che i Sigur Ròs e il quartetto femminile d’archi Amiina hanno organizzato lo scorso anno proprio in Islanda al termine del tour mondiale, toccando piccoli centri oltre la capitale, coinvolgendo bande locali, cori del villaggio e cantanti tradizionali, per omaggiare la gente in mezzo alla quale sono cresciuti.

Location atipiche come capannoni dismessi, vecchie fabbriche, prati e vallate sconfinati hanno accolto ogni volta un pubblico variegato, persone di ogni età accorse a piedi per assistere all’evento o anche solo per parteciparvi e stare insieme. Toccante la sequenza del concerto organizzato per protestare (invano) contro la costruzione di una diga: messi da parte i generatori di elettricità, la band ha regalato al suo pubblico un meraviglioso concerto acustico, durante il quale anche il vento sembra si sia placato.


Sopra e intorno ad ogni cosa, la musica fantastica e quasi surreale dei Sigur Ròs, muri di suono ora delicati ora dirompenti che si alternano nel film alle interviste e alle immagini eccezionali del paesaggio islandese. Al termine della proiezione, regista e band hanno risposto con simpatia alle domande del pubblico, dissolvendo con risate generali l’emozione (e qualche lacrima) che Heima è stata capace di regalare.

Grazie a Galatea delle sfere per la foto.

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