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Al via la campagna per portare God save the Queen in cima alle classifiche

E’ partita ieri, e continuerà fino a sabato, la campagna promossa da NME e supportata da molti artisti, per portare “God save the Queen” al primo posto nella classifica inglese, in occasione del suo trentesimo anniversario. Oltre ad essere un anniversario importante per la canzone che fece esplodere il punk e che cambiò per sempre

pubblicato 9 Ottobre 2007 aggiornato 1 Settembre 2020 00:45

E’ partita ieri, e continuerà fino a sabato, la campagna promossa da NME e supportata da molti artisti, per portare “God save the Queen” al primo posto nella classifica inglese, in occasione del suo trentesimo anniversario.

Oltre ad essere un anniversario importante per la canzone che fece esplodere il punk e che cambiò per sempre il modo di concepire e intendere la musica rock, è l’occasione per tributare finalmente il giusto onore al singolo più famoso dei Sex Pistols. Quando la canzone uscì trent’anni fa, in occasione del giubileo della regina, e cominciò a scalare le classifiche, mise infatti in imbarazzo le radio e le tv inglesi che scelsero di non programmarla per non urtare la sensibilità della casa reale e dei suoi sudditi. La canzone però era arrivata al numero uno, che fare? Con una decisione incredibile, nella settimana del giubileo sulle riviste e nei programmi radio la posizione numero uno fu lasciata vuota.

Alla campagna aderiscono artisti come Foo Fighters, Nine Inch Nails, Blondie, Beastie Boys, Klaxons e Slash, che chiedono ai fan del punk e del rock di acquistare la canzone su iTunes o 7digital o qualunque altro servizio di download, entro il 14 ottobre, per dare finalmente all’inno punk per eccellenza la dignità che trent’anni fa le era stata negata.

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