Home Valerio Scanu a L’Arena ‘bacchettato’ dalla Maionchi: “Non ti sei aiutato abbastanza”

Valerio Scanu a L’Arena ‘bacchettato’ dalla Maionchi: “Non ti sei aiutato abbastanza”

Ospite di Massimo Giletti, Scanu torna sulla sua polemica contro le case discografiche: ma ‘stampa’ e discografia ‘insorgono’..

pubblicato 26 Gennaio 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 23:11

Tutto fa Sanremo e a poche settimane dal debutto ogni spunto, reale o ipotetico, è buono per parlare del Festival. Massimo Giletti invita a L’Arena Valerio Scanu, ex di Amici e vincitore di Sanremo 2010, per parlare dell’assenza dei vincitori dei talent del 2013 dall’Ariston con Paolo Giordano, Mara Maionchi e Mario Luzzatto Fegiz.

Un pretesto, in fondo, per tornare sulle polemiche innestate da Scanu alla presentazione del suo ultimo disco, che ha autoprodotto dopo aver lasciato la sua casa discografica. E si parte proprio dalle sue accuse al sistema discografico italiano, ribadendo quanto già dichiarato in diverse occasioni sule etichette che sfruttano e poi abbandonano i talenti da talent.

“Io non voglio parlare a nome di tutti, ho parlato per me. Una volta usciti da Amici ci sono le case discografiche che prendono i ragazzi che hanno già una visibilità e così vendono tanti dischi. Alla lunga, però, tutto sta nell’investimento delle case discografie per farti crescere. Se la tua casa discografica crede in te, allora puoi andare avanti…”

dice Scanu che sottolinea anche un altro aspetto che per lui è stato problematico:

“Il problema è che la casa discografica adesso inglobano anche il management. Così se tu hai qualche problema non sai con chi… chi è che…”

quasi a far capire che il cantante finisce per non aver nessun alleato.

Già, alleanze: il punto è che, per sua stessa ammissione, Scanu non ha un carattere proprio facilissimo. E si lascia intendere che anche questo potrebbe essere stato un problema per la crescita come artista.

Perché Mengoni ed Emma sono andati avanti e Scanu e Carta sono rimasti indietro?” si domanda Giletti.

Giordano, Fegiz (con annessa maglietta con la quale promuove il suo spettacolo teatrale, “Io odio i talent show”) e Maionchi non hanno dubbi:

“La crescita di un artista è fatta dalla squadra ed Emma e Mengoni ne hanno intorno davvero ottime. Il successo è un gioco di squadra

quasi a far intendere che il carattere di Scanu potrebbe aver avuto qualche ‘peso’ nella separazione con la casa discografica. E mentre Giletti infierisce mostrando Michele Bravi, vincitore di X Factor 2013, a Le Invasioni Barbariche che annuncia di volersi iscrivere all’università, Scanu va in difesa:

“Io non mi sento non acculturato. Io penso che siano di più quelli che basano la propria esperienza sulla vita vissuta… non credo che Vasco Rossi si sia laureato in lettere e filosofia eppure è uno dei grandi della musica italiana”.

Mettiamo da parte la spiacevole sensazione che si sia paragonato a Vasco. Scanu quindi precisa:

“Non sono loro ad avermi ‘mollato’, sono io che me sono andato. A chi mi ha chiesto perché mi sono autoprodotto, ho risposto semplicemente ‘perché io credo in me'”.

Paolo Giordano punge subito:

“Se tu non avessi avuto una porta in faccia non avresti deciso di metterti a fare questo disco autoprodotto e con la tua musica…”

come a dire più che guardare ai difetti della discografia dovrebbe guardare al suo caratterino e alla sua pigrizia. Mara Maionchi è chiara:

Se tu aiuti la casa discografica la casa discografica ti aiuta. Se tu poi aspetti che ti arrivi la canzone dall’alto perché non sei in grado di scrivertela da solo, se aspetti che ti venga dato…”.

E la chiosa viene da Paolo Giordano:

“Lui pensa di aver subito molto, io penso che non ti sei aiutato a sufficienza“.

Insomma, per Scanu ‘nessuna pietà’: ma l’impressione è che la triade abbia cercato di scuoterlo dal vittimismo per spingerlo a fare meglio. O no?

E vi lasciamo al suo ultimo video, Sui nostri passi, estratto da Lasciami Entrare, il disco in uscita il 28 gennaio.

Festival di Sanremo