Home Notizie X Factor 7, Ape Escape: “Abbiamo portato l’hard rock nel regno del pop, ora vogliamo un tour!”

X Factor 7, Ape Escape: “Abbiamo portato l’hard rock nel regno del pop, ora vogliamo un tour!”

X Factor 7: gli Ape Escape, secondi classificati, si raccontano a SoundsBlog: orgogliosi del loro risultato, sognano di continuare ad esibirsi dal vivo. Magari anche insieme ai loro colleghi del talent con la X.

di grazias
pubblicato 13 Dicembre 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 00:58

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Alzi la mano chi avrebbe mai detto che gli Ape Escape sarebbero arrivati secondi alla finale della settima edizione di X Factor. Di più, alzi la mano di nuovo chi avrebbe mai ipotizzato che questo trio di Nocera avrebbe dato del filo da torcere al vincitore annunciato dello show, Michele Bravi. Già, perché il fanciullo perugino ha trionfato con il 57 % dei voti, quindi tutto si può dire meno che abbia vinto facile. Oggi li abbiamo incontrati, questi secondi classificati, quelli che Elio aveva definito: “Il gruppo a cui non daresti una lira ma che poi va a finire che sul palco spacca il c*lo a tutti gli altri”. Antonio D’Alessio (Tony), Matteo D’Acunto (Doppia D) e Antonio Pagano (Escher) si son detti sorpresi dal loro risultato e fiduciosi in un futuro nel mondo delle sette note. Ma cominciamo subito da un bilancio veloce della loro esperienza con la X, partendo dalla finale di ieri. A parlare è Antonio, il frontman 42enne:

Il nostro percorso è stato una corsa anche contro il tempo, nel mio caso: sono tornato adolescente per affrontare questa avventura con i miei colleghi degli Ape Escape. Siamo strafelici di aver calcato un palco come quello del Forum e onoratissimi del duetto con Elisa che è stata meravigliosa, eccezionale: ci ha dedicato un’attenzione notevole e si è divertita. Ricevere i complimenti degli specialisti di questo settore per come stiamo sul palco e per quello che facciamo, è stata poi una grande emozione. Portare hard rock e rap su un palco pop per eccellenza è stata la nostra piccola vittoria. Felicissimi di questa esperienza anche nel loft perché nei momenti di crisi ci stringevamo tutti in un abbraccio solidale. Poi ci sono sempre le persone con cui si lega di più e quelle con cui si lega di meno, è normale.

Parole di encomio anche nei confronti della loro giudice, Simona Ventura, meritevole di aver portato in finale una categoria, quella dei gruppi, considerata storicamente più “debole” nel corso delle edizioni del talent:

Simona si è commossa e ci ha ringraziato per il percorso che abbiamo fatto insieme e che le abbiamo fatto fare durante il programma. Per noi è stato un onore lavorare con un personaggio del suo calibro, avvalendoci anche della guida di una coach come Paola Folli. C’è un affetto sincero tra noi e Simona. Lei è stata molto soddisfatta del nostro lavoro e lo siamo anche noi del suo.

I tre ragazzi non negano di non aver avuto grosse speranze di arrivare in finale. Ma, una volta raggiunto questo obiettivo, pensavano che avrebbero levato le tende molto prima di quello che poi è stato in realtà:

La seconda posizione proprio non ce l’aspettavamo. Pensavamo di arrivare terzi, al massimo. La cosa che ci rende più orgogliosi, comunque, è che ci hanno dato la possibilità di arrangiare i brani e di sceglierli. Ciò ci ha permesso di giocare e divertirci. E in ogni caso ci siamo divertiti quasi sempre. Dico quasi con riferimento all’episodio dance che è stata proprio una spina nel fianco per noi.

E se potessero tornare indietro? Cambierebbero qualcosa del loro percorso nel talent con la X?

Tutto ciò che abbiamo fatto su quel palco, errori compresi, ci ha fatto crescere portandoci fino al secondo posto. Abbiamo sbagliato qualche volta cercando poi di sistemare le cose. Abbiamo affrontato tutto in maniera serena indipendentemente dal pezzo che ci veniva assegnato. Prendevamo ogni brano come una sfida e, anzi, la vera sfida era proprio rendere nostro il pezzo che ci veniva proposto. Poi si può dire tutto e il contrario di tutto. Ma sicuramente non che non ce l’abbiamo messa tutta!

E i tre ragazzi ce l’hanno messa davvero tutta anche quando c’era da presentare il loro inedito, Invisibili. Brano che, a quanto dicono, si sentono proprio cucito addosso. Tanto da non escludere di poter guadagnarsi un posto nella musica italiana, anche grazie a brani sulla stessa lunghezza d’onda di quel pezzo lì:

Il nostro inedito credo che sia rappresentativo al 100 % o al 99 % di quello che abbiamo fatto a X Factor. E’ stato un piacere cantare un pezzo di Andrea Bonomo. Speriamo di essere sempre in continua evoluzione. Io canto da tanto tempo e spero di non aver fatto mai due dischi uguali. Come progetto siamo relativamente giovani, ci siamo messi insieme due settimane prima dei casting ma Invisibili comunque ci rappresenta, ci ritroviamo dentro il nostro sound un po’ epico e anche “apocalittico”, volendo. Penso che, per quanto l’evoluzione sia sempre fondamentale, cercheremo di continuare su questa linea.

E ora la domanda fatidica: che ne sarà degli Ape Escape ora che si sono spente le telecamere di X Factor 7?

Speriamo di poter proseguire dritti con un nostro progetto e soprattutto di suonare tantissimo dal vivo. Anche avere la possibilità di un tour con tutti gli altri nostri compagni di viaggio di questa avventura per noi sarebbe bellissimo! La nostra speranza, comunque, è quella di poter continuare ad esibirci sui palchi.

Sì, ma con o senza ciabatte? Beh, a questo punto, per avere questa risposta, toccherà aspettare le loro prossime date live!

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