Home Notizie La viola organista di Leonardo Da Vinci costruita e suonata dal vivo: il video

La viola organista di Leonardo Da Vinci costruita e suonata dal vivo: il video

Creata in tre anni da un pianista polacco su progetto del genio toscano, nasce la viola organista: il video del concerto del debutto live.

pubblicato 19 Novembre 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 01:59

Un disegno e un progetto di Leonardo Da Vinci sono sempre delle sfide incredibili da realizzare fisicamente: il genio toscano inventò numerosi strumenti nel corso della lunga vita, anche musicali, ma molti rimasero solo idee sulla carta.

Oltre 500 anni dopo, qualcuno ha deciso che il progetto della viola organista, ideato da Leonardo Da Vinci partendo dal meccanismo degli strumenti medievali detti organistrum e symphonia, antenati della ghironda, poteva diventare realtà: è stato il pianista polacco Slawomir Zubrzycki a costruirlo, impiegando tre anni e circa cinquemila ore di lavoro.

Il particolarissimo strumento ha debuttato per la sua prima esibizione il 18 Ottobre scorso a Cracovia, in Polonia, ma la notizia ha tardato a raggiungere i media europei nonostante l’importanza dell’invenzione: potete ascoltare la viola organista di Leonardo da Vinci dal vivo in questo video, registrato all’International Royal Cracow Piano Festival.

Il meccanismo di suonata dello strumento è particolare e molto complicato, come spiegano gli esperti:

Lo strumento disegnato da Leonardo ha una corda per ciascuna nota, come nel clavicembalo o nel clavicordo (strumenti già esistenti ai suoi tempi). Al di sotto delle corde si trovano due o più ruote che girano simultaneamente su perni paralleli, trascinate da una cinghia, sotto l’azione di una manovella. I tasti, disposti come nel clavicembalo, portano le corde corrispondenti a contatto con la ruota sottostante, oppure (a seconda dei disegni) con la cinghia di trasmissione. Lo strumento può quindi eseguire più note contemporaneamente ed è a suono continuo, come l’organo a canne, dato che le corde suonano per frizione, anziché essere pizzicate (come nel clavicembalo) o percosse (come nel clavicordo). L’effetto sonoro è quello di un insieme di strumenti ad arco (all’epoca di Leonardo detti genericamente “viole”): da qui il nome “viola organista”.

La versione realizzata da Slawomir Zubrzycki è un pregiato manufatto di pazienza e creazione artistica: con sessantuno corde d’acciaio, è stato dipinto di blu all’esterno, con dettagli di volute dorate sul lato; all’interno del coperchio, in color rosso lampone, è inscritta in oro una frase in latino di Santa Ildegarda, che recita “I santi profeti e studiosi immersi nel mare delle arti sia umane sia divine, hanno sognato una moltitudine di strumenti per dare piacere all’anima”.

Lavoro certosino di pazienza e interpretazione dei disegni di Leonardo da Vinci per creare uno strumento particolarissimo, la cui intonazione è difficile ma impressionante: 500 anni di attesa condensati in un meccanismo complesso quanto affascinante.

Via | Wikipedia, Sydney Morning Herald

Notizie