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Uscite discografiche Giugno 2012 (3° parte): recensioni

Fiona Apple – The Idler Wheel… : la travagliata carriera di Fiona Apple arriva ad un’importante punto d’arrivo. Fino a ieri aveva pubblicato appena tre album: l’esordio “Tidal” del 1996 (aveva appena 19 anni), il grande “When the Pawn…” del 1999 e “Extraordinary Machine” del 2005. Sette anni di attesa completamente ripagati con un album

pubblicato 29 Giugno 2012 aggiornato 30 Agosto 2020 15:08


Fiona Apple – The Idler Wheel… : la travagliata carriera di Fiona Apple arriva ad un’importante punto d’arrivo. Fino a ieri aveva pubblicato appena tre album: l’esordio “Tidal” del 1996 (aveva appena 19 anni), il grande “When the Pawn…” del 1999 e “Extraordinary Machine” del 2005. Sette anni di attesa completamente ripagati con un album difficile e pieno di dettagli. Un mezzo capolavoro, con ogni probabilità il “Let England Shake” del 2012. (z.) Voto: 7,5

Maroon 5 – Overexposed : continua la discesa artistica per i Maroon 5 (non che partissero da chissà quali cime…). Dopo il disastroso “Hands All Over”, salvato poi a livello di vendite da “Moves Like Jagger”, tornano con un disco che ne è la naturale involuzione: pop di bassa lega, vocalizzi odiosi e canzoncine insulse. (z.) Voto: 4-

A Place To Bury Strangers – Worship : sono uno dei gruppi più importanti degli ultimi anni gli APTBS… e sono anche tra i più rumorosi (chiunque abbia visto un loro concerto sa di cosa sto parlando). “Worship” è il terzo disco, classico lavoro di transizione che non rivoluziona il suono ma contemporaneamente ne delinea l’evoluzione attraverso varianti di distorsione e ampiezza di influenze. Personalmente ritengo il precedente “Exploding Heads” leggermente superiore, ma qui tolgono ogni dubbio sul loro valore. (z.) Voto: 7

Echo Lake – Wild Place : dream pop e shoegaze revival… forse non tutti se ne rendono conto, ma ormai sono anni che stiamo assistendo ad una invasione di nuove band influenzate dai pesi massimi di 20-25 anni fa. Un revival probabilmente ancora più diffuso di quello del post-punk di metà anni zero. Gli Echo Lake sono quindi in ottima compagnia ed emergere diventa sempre più difficile. Nel debutto “Wild Place” ci provano con dedizione ma è evidente che nonostante riescano già a creare belle atmosfere, manchi ancora qualcosa a livello di personalità. Poi se tornano realmente i MBV… tutti a casa. Nota decisamente triste, il batterista è morto il giorno prima della release. (z.) Voto: 6,5

Sam Sparro – Return to Paradise: nel 2008 l’australiano Sam Sparro anticipò i tempi (nonostante la scena electropop nella terra dei canguri fosse già piuttosto vivida) riuscendo a portare certe sonorità in high rotation (“Black and Gold”). L’omonino album d’esordio aggiungeva poco o nulla. Quattro anni dopo (quattro anni di dominio trash-electropop ai vertici delle charts, o quasi) torna con baffetto senza riuscire a portare novità interessanti (rispetto all’esordio la black music è più presente) e ripetere l’impresa. (z.) Voto: 5-

iamamiwhoami – Kin : per mesi ha dato vita ad un viral-game simil “indovina chi”… nomi più disparati e ridicoli a parte, iamamiwhoami è il progetto di Jonna Lee e Claes Björklund dalla Svezia. Debutto caratterizzato da electropop dall’alto contenuto art (senza contare gli ottimi video che accompagnano le 9 canzoni che compongono l’album). Ben fatto e ben prodotto ma forse rischierebbe di perdersi tra la decine di proposte simili, se non fosse per l’interessante approccio di marketing e multimedialità del progetto. (z.) Voto: 7

Twin Shadow – Confess : peccato… il debutto di Twin Shadow, “Forget”, era uno di quelli che si “forgettano” difficilmente. Personaggio d’impatto a tutto tondo, il dominicano arivvato nel regno degli hipster (Brooklyn) nel sophomore “Confess” non riesce a ripetere l’impresa al 100%. Novità poche, bei pezzi almeno quattro…per il resto sono sempre gli anni ’80 (a tratti c’è qualcosa addirittura di Patrick Wolf) rivisitati con ottimo gusto. Non sorprende e non crea scalpore come due anni fa, ma riesce comunque a confermarsi. (z.) Voto: 7-

Glen Hansard – Rhythm and Repose : debutto solista per l’ex The Frames, The Swell Season e grande protagonista del film Once. In “Rythm and Repose” troviamo il solisto Glen, cantautorato folkish pieno di passione, sentimento e crescendo corali. Alti (c’è della ricerca e si sente) e bassi (quasi stucchevoli un paio di passaggi), ma un ascolto va dato… (soprattutto se non lo conoscete già) potreste innamorarvene. (z.) Voto: 6,5

Lit – The View From the Bottom: tra le tante band rock/pop made in USA di fine anni ’90 ad aver azzeccato un paio di singoli i Lit meritano un posto d’onore. Tredici anni dopo il periodo d’oro e otto dall’ultimo disco (meno commerciale rispetto alle prove precedenti) rieccoli con disco ruffiano nel midollo (“Miss You Gone” ricorda i Good Charlotte) e terribilmente nostalico…. it’s 1999 again. Se non si fa caso al fatto di essere di fronte a dei quarantenni che cantano “Same shit, different drink”, “The View From the Bottom” è un disco anche piacevole. Per i 25/30enni ex rocker-adolescenti che vogliono risvegliare la sana ignoranza giovanile.(z.) Voto: 5+

Guided By Voices – Class Clown Spots A UFO : “Let’s Go Eat The Factory” di cinque mesi fa era “l’album del ritorno” con tutto il movimento mediatico a seguito. Per “Class Clown Spots A UFO” si sono mosse meno acque ma siccome la classe non è acqua, i GbV fanno bis. Tra non tanto dovrebbe arrivare il terzo disco in un anno… (z.) Voto: 6/7

Devocka – La Morte del Sole : con “Perchè Sorridere!?” mi avevano conquistato, “La Morte del Sole” è di buona fattura ma non riesce ad avere lo stesso effetto. (z.) Voto: 6+

The Young – Dub Egg : esce per Matador il secondo album dei The Young. Niente di memorabile ma se state per andare in vacanza, potrebbe essere la giusta colonna sonora “psichedelia on the road”. (z.) Voto: 6+

Beat Connection – The Palace Garden : dopo un promettente EP uscito in era chillwave, il progetto di Seattle esce con l’album di debutto. Synth, chillerie clubbing ottime per i prossimi due mesi. E’ difficile che esca indenne dalla fine dell’estate. (z.) Voto: 6,5

The Offspring – Days Go By : dopo degli anni zero piuttosto trascurabili, gli Offspring arrivano agli anni dieci con un disco dalla lunga gestazione ma che non fa altro che ripetere i clichè della band, tra autocitazioni clamorose e passi falsi (Cruising California). (z.) Voto: 4/5

Bobby Womack – The Bravest Man in the Universe : proprio come il compianto Gil Scott-Heron e il suo ottimo “I’m New Here” di due anni fa, un altro nome storico della black music torna con un disco che va ad inserirsi tranquillamente tra i migliori della lunga carriera. Rinnovato. (z.) Voto: 7-

Mount Eerie – Clear Moon : Phil Elverum si conferma come uno dei più illuminati e particolari cantautori della sua generazione… e tra poco arriva un altro album: “Ocean Roar”(z.) Voto: 7

Everclear – Invisible Stars : tra Offspring, Lit, Everclear e Marcy Playground (in uscita con una sorta di best con b-sides e altre cose per fan) sembra che qualcuno dall’alto voglia trasformare l’estate 2012 nel revival del rock USA mid-late ’90s (c’è anche chi ha creato un festival apposito, il Summerland…) ma non è certo con dischi come questo che torna la voglia… (z.) Voto: 4/5

Deus – Following Sea : arrivato a sorpresa il nuovo album (a distanza di un solo anno dal precedente) dei Deus e come tutte le sorprese, anche quella di “Following Sea” è gradita, anche se di carne al fuoco ce n’è poca… (z.) Voto: 6

Far East Movement – Dirty Bass : difficile dire se sono peggio i Black Eyed Peas o loro… (z.) Voto: 3,5

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LEGENDA 2012
10: la perfezione… non esiste
9: capolavoro, fra i migliori di sempre
8: grandissimo disco, probabilmente destinato a rimanere nella storia 5 stars1
7: album di buon livello, manca solo quel qualcosa che lo renda veramente memorabile 4 stars
6: discreto, passa abbastanza inosservato… innocuo 3 stelle
5: disco trascurabile, banale e poco degno di nota 2 stelle
4: album completamente inutile 1 stella
3: neanche Justin Bieber, difficile trovare di peggio.
2: non c’è limite al peggio
1: …

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Giugno 2012 – 1° Parte
Maggio 2012 – 2° Parte
Maggio 2012 – 1° Parte
Aprile 2012 – 2° Parte
Aprile 2012 – 1° Parte
Marzo 2012 – 2° Parte
Marzo 2012 – 1° Parte
Febbraio 2012 – 2° Parte
Febbraio 2012 – 1° Parte
Gennaio 2012 – 2° Parte
Gennaio 2012 – 1° Parte
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