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Fisico & Politico, Luca Carboni in conferenza stampa: “E’ stato un viaggio bellissimo. Sanremo mi fa paura”

L’incontro di Luca Carboni con i giornalisti alla vigilia dell’uscita del nuovo album Fisico & Politico

pubblicato 23 Settembre 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 04:09

Stamattina, durante la conferenza con i giornalisti, Luca Carboni ha raccontato track by track, il nuovo album Fisico & Politico, in uscita il primo ottobre, con cui festeggia i trent’anni di carriera assieme ad altri compagni di vita che hanno accettato di duettare nei suoi più grandi successi oltre all’inserimento nella tracklist ufficiale di tre inediti.

Parlando di questo anniversario più di una anno fa con Michele Canova – produttore del cd – Luca Carboni ha avuto l’idea di coinvolgere artisti e amici vicini al suo mondo e ripercorrere con loro alcune tappe della sua storia musicale in una dimensione nuova. La scelta dei pezzi è stata affidata agli ospiti e così Tiziano Ferro ha optato per Persone Silenziose, Biagio Antonacci Primavera. Miguel Bosè, nel lontano 1995, aveva curato le traduzioni in spagnolo dell’album Mondo e si è cimentato infatti su Inno Nazionale. Samuele Bersani ha voluto reinterpretare Gli autobus di notte mentre Franco Battiato ha deciso di duettare su Silvia lo sai, Alice ha cantato su Farfallina ed Elisa su Vieni a vivere con me. Con Cesare Cremonini, il cantautore aveva già intonato durante un live Mare Mare e a Jovanotti piaceva Ci vuole un fisico bestiale.

C’è sempre una canzone è stato scritto da Luciano Ligabue mentre Fisico & politico il singolo attualmente in radio con Fabri Fibra, rappresenta il presente musicale dell’interprete da sempre amante dell’incontro tra melodia e rap, e per finire, la ballata Dimentica, opera ultima dello stesso Carboni.

Dal punto di vista della produzione, l’idea di base è stata quella di risuonare di nuovo i brani del passato cercando di rispettare la loro storia ed il loro mondo, un lavoro che è stato possibile concretizzare anche grazie al talento dei musicisti italiani e americani che hanno suonato in questo album realizzato a metà tra Milano e Los Angeles. A partire da domani 24 settembre (come ricordato dal presidente della Sony Music Italy, Daniele Menci), per una settimana, Fisico & politico, sarà il primo album italiano ad essere interamente ascoltabile in streaming – e preordinabile a prezzo speciale – su iTunes.

Carboni: Non sono molto bravo a celebrarmi ma questo progetto è figlio di Michele Canova che mi propose di celebrare i miei trent’anni di carriera riarrangiando le canzoni del passato in una chiave nuova, forse elettronica, molto sperimentale. Ci siamo messi a chiacchierare volevo fare un album aperto, che prima non avevo mai fatto. Non ho mai cavalcato in questo tempo, l’idea dei duetti. Mi piaceva l’idea di pensare ad un album con degli esperimenti. Son partito chiedendo a degli amici, degli artisti molto vicini a me, se avevano voglia di cantare le mie canzoni, di sceglierle. Volevo che fosse davvero aperto come lavoro così oltre agli amici di sempre come Biagio Antonacci, Lorenzo Jovanotti, Samuele Bersani (che frequento nella mia città), ho voluto anche Alice, Elisa, con cui ci siamo incontrati dietro le quinte dei programmi televisivi mentre eravamo in promozione. Non c’era una vera amicizia e confidenza. E’ stato magico riguardarmi indietro, riconosco il mio percorso, mi ritrovo nelle tracce che ho lasciato. Fin dal primo disco, che andò benissimo, sono stato libero di fare quello che sentivo. Non ho nulla da rinnegare del mio passato. E’ stato un viaggio bellissimo.

Track by track – Fisico & Politico

Persone silenziose (con Tiziano Ferro): “Con Tiziano, con cui avevo già duettato in un album mio, siamo rimasti in contatto ed è nata un’amicizia. Non lo sapevo, ma ha scelto questo brano perché, come raccontato, in una sua autobiografia, ha sentito che la propria vocazione era raccontare i propri sentimenti come l’avevo fatto io in questo pezzo”.

Vieni a vivere con me (con Elisa): “Quando gliel’ho chiesto era ad uno stato avanzato della gravidanza ma, con gran sorpresa, ha registrato la sua parte direttamente da casa. Questo brano è il più potente che racconta l’amore, considerando l’epoca, perché per due ragazzi era difficile di dire alla società o ai genitori di voler andare a convivere senza essersi sposati”.

Carboni: Quando abbiamo deciso che dovevano esserci degli ospiti, abbiamo pensato di risuonare i miei pezzi come se dovessero far parte di una scaletta per un live, ma non stravolti. Tutti riprendono le caratteristiche degli anni in cui sono stati suonati. Abbiamo ripreso parte degli arrangiamenti originali per non far perderne l’identità.

C’è sempre una canzone (di Luciano Ligabue): “Ci siamo incrociati nei camerini allo stadio di Bologna durante il concerto per i terremotati dell’Emilia. Gli ho raccontato il progetto, sapevo che gli piaceva un mio pezzo Settembre, gli ho chiesto se voleva collaborare e lui ha offerto la propria disponibilità come autore. Sono andato a Correggio, mi ha fatto sentire tre brani che potessero essere adatti a me. All’inizio pensavo che questo pezzo potesse essere addirittura un probabile titolo dell’album”.

Farfallina (con Alice): “E’ stato il simbolo degli anni’80. E’ stata l’unica idea nata in collaborazione tra Michele e Tiziano Ferro che ogni tanto mi chiamava per dare dei suggerimenti artistici. Non conoscevo Alice, l’ho vista qualche volta al Festivalbar. Quando l’ho rivista mi sono emozionato. E’ ancora una donna bellissima con una voce straordinaria. Questa è l’unica canzone che abbiamo velocizzato. E’ venuta fuori una versione molto interessante”

Inno Nazionale (con Miguel Bosè): “Ci eravamo già ripromessi, tempo fa, di duettare assieme. Avevamo lavorato assieme per le traduzioni in castigliano proprio su questo brano. L’abbiamo rivisitata in chiave elettronica ma restando fedele all’originale. Ha aggiunto delle parti che non c’erano, dei versetti molto belli”.

Mare mare (con Cesare Cremonini): “La mia canzone più conosciuta, ha girato il mondo, secondo un sondaggio SIAE è tra le dieci più conosciute all’estero. Era un brano molto house style trasformato dalle tastiere di Christian Rigano e il piano di Alex Alessandroni”.

Gli autobus di notte (con Samuele Bersani): “Mi ha fregato. Ci abbiamo provato in tutti i modi a fargli incidere Fragole buone buone dandogli gli arrangiamenti giusti ma non c’è stato verso. E’ una canzone a cui sono molto legato perché mi ricorda la mia infanzia. Ha un’anima molto vissuta personalmente”.

Fisico e politico (con Fabri Fibra): “Ha una storia molto particolare. Portai il pezzo a Michele Canova in piano e voce. E’ nata di getto. Ed era nata già con una strofa che, nella mia idea musicale, doveva essere parlata. Per questo non è una forzatura. Fabri è un artista che stimo molto, che seguivo già ai tempi di Neffa. Il mondo del rap l’ho sempre amato ed è testimoniato dall’incontro con Lorenzo Jovanotti che, nel 1992, era uno dei massimi esponenti. Apriva i miei concerti, improvvisava delle strofe. Questa canzone aveva già all’interno una circolarità senza inizio nè fine. Non conoscevo Fabri di persona, Canova l’ha chiamato, gli è stato consegnato l’Mp3, lui l’ha ascoltato e dopo qualche giorno l’ha registrato. Con mio grande stupore, ho appreso che anche lui facesse parte del progetto. Credo che sia venuto una sinergia particolare”.

Silvia Lo Sai (con Franco Battiato): “Mentre gli raccontavo del mio progetto, mi ha stupito che lui avesse scelto proprio questa canzone. Si è scelto le sue parti”.

Primavera (con Biagio Antonacci): “L’ho conosciuto a Bologna agli inizi della sua carriera. Girava per la notte con noi”

Ci vuole un fisico bestiale (con Jovanotti): “Ha scelto questo pezzo perché celebra il momento in cui ci siamo incontrati. L’ha registrato da solo in uno studio a New York e l’ha incisa con una grande sorpresa”.

Un megaconcerto con tutti i suoi ospiti

Carboni: Mi piacerebbe fare un concerto con tutti i miei ospiti. Ad inizio anno prossimo, tra gennaio e febbraio, partirà il mio tour col pretesto di ripercorrere i miei trent’anni con aneddoti particolari, storie mai uscite. Ogni tanto, qualche ospite mi verrà a trovare e la scaletta sarà adattata alla loro presenza sul palco. Se riusciamo a mettere in piedi questo evento possiamo programmarlo per dicembre a Milano. Ci sono già dei contatti per renderlo televisivo.

Capitolo Sanremo

Mi è capitato di scrivere come autore qualcosa per Sanremo. A me fa paura il palco dell’Ariston. Non sono snob. L’ho sempre evitato per quello.

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