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Claudio Abbado senatore a vita: il direttore d’orchestra è stato nominato da Giorgio Napolitano

Il direttore d’orchestra è stato nominato da Giorgio Napolitano oggi 30 agosto 2013

pubblicato 30 Agosto 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 04:57

Giorgio Napolitano, nella giornata di oggi 30 agosto 2013, ha scelto alcune persone da nominare senatori a vita. Una decisione delicata e importante che, nelle scorse ore, ha visto anche emergere la figura di Claudio Abbado. Una conferma ulteriore per l’uomo che dal 2004 è direttore musicale e artistico dell’Orchestra Mozart di Bologna.

Insieme a lui, tra gli altri nomi, anche quelli della professoressa Elena Cattaneo, dell’architetto Renzo Piano e del professor Carlo Rubbia. Alla base di queste vere e proprie nomine, ci sono ovviamente meriti che hanno caratterizzato la vita di queste singole persone e possono spaziare dal campo scientifico, sociale e artistico.

In particolare, il rapporto di Claudio Abbado con la città di Bologna è stato sempre più intenso negli ultimi anni a tal punto da permettergli di guadagnare l’onorificenza di cittadino onoraria. E, proprio in occasione di uno dei suoi più recenti e maestosi concerti, tra il pubblico, invitato, era presente proprio Napolitano.

Ma scopriamo insieme qualche informazione in più su Abbado e sui suoi numerosi successi

Chi è Claudio Abbado

E’ nato a Milano nel 1933 in una famiglia borghese amante della musica. Suo padre era violinista al Conservatorio ‘”Giuseppe Verdi” , la madre invece pianista, come il fratello maggiore dello stesso Claudio. Un destino in qualche modo segnato visto i grandi impulsi artistici presenti proprio nelle mura di casa.

Studia composizione, pianoforte e direzione d’orchestra al Conservatori, decide di trasferirsi a Vienna e viene ammesso al coro Gesellschaft der Musikfreund dove ha la possibilità di studiare il lavoro dei più grandi Direttori. Tre anni dopo nel 1958, avviene il suo debutto nel suolo americano, con l’ammissione alla New York Philharmonic.

Ritorna in Italia e nel 1960 ecco i suoi primi passi alla Scala, al Teatro Verdi di Trieste, alla Fenice. Nel ’65 dopo aver diretto la prima di “Atomtod” di Giacomo Manzoni al Teatro La Scala, si concentra sulla sua prima opera ‘di cartellone’ che fa il suo esordio due anni dopo, nel 1967 con grandi nomi di richiamo: i Capuleti e Montecchi di Vincenzo Bellini con Renata Scotto e Luciano Pavarotti

Nel 1966 dirige l’Aida a Milano, nel ’68 riprende proprio i Capuleti e Montecchi alla Scala di Milano. Non mancano i trionfi e i successi anche all’estero, ovviamente. Nel suo curriculum, proprio in quegli anni risultano il suo debutto al Royal Opera House di Londra (Don Carlos di Giuseppe Verdi con Gwyneth Jones e Shirley Verrett) e al Metropolitan Opera House di New York (“Don Carlos”)

La sua carriera viene distinta in tre fasi principali
: dal 1966 fino al 1986, di cui vi abbiamo parlato, all’Orchestra del Teatro alla Scala e alla London Symphony Orchestra. Successivamente dal 1986 al 2000 si allontana dall’Italia e si sposta a vivere a Vienna con direzione a Berlino. In questo periodo c’è un maggiore interessamento proprio alla musica tedesca. La terza fase, invece, vede l’abbandono della Berliner Philharmoniker, dopo un tour in Giappone nel 2000 quasi sconsigliato proprio a causa di una seria malattia che gli era stata diagnosticata. Ma nonostante ciò il suo trionfo continua.

Recentemente, i suoi impegni lo hanno visto Direttore artistico della Lucerne Festival Orchestra a partire dal 2003 (fino ad oggi) e, dall’anno seguente, Direttore musicale e artistico dell’Orchestra Mozart di Bologna.

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