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Marco Guazzone & Stag L’atlante dei pensieri, la recensione

Marco Guazzone & Stag in tour, leggi su Soundsblog la recensione del loro album “L’atlante dei pensieri”

pubblicato 8 Maggio 2012 aggiornato 30 Agosto 2020 15:41


Mentre Marco Guazzone & Stag sono in tour con il loro album “L’atlante dei pensieri”, ecco la recensione del loro lavoro.

Cosa si può dire per anticipare i giudizi che trovate dopo il salto? Mai titolo forse fu più adatto. Perchè la sensazione che si prova ad ascoltare questo album è quella di una raccolta di pensieri, di canzoni, di cura e amore per la musica, di attenzione verso il testo, mai lasciati al caso. Queste canzoni trasudano passione, trasmettono emozioni, stupiscono per l’originalità che può addirittura arrivare ad essere coraggio per un panorama italiano spesso così simile a se stesso.

Cliccando qui sotto potete leggere i miei personali voti ma vi assicuro: era da tempo che un album e una band italiana non mi sorprendevano così piacevolmente. Un sorso d’acqua fresca in questo paesaggio, da bere e con cui dissetarsi, con il tasto “Repeat”. P.s. Ero presente alla loro prima tappa, tra il pubblico, alla Salumeria di Milano, dove si sono esibiti dal vivo. Vi assicuro: sono talmente bravi e convincenti che sembrava di riascoltare la perfezione di voce e musica presente nell’album inciso in studio:

Silent Movie: Brano solo musicale, con un inizio di pianoforte e un crescendo, tra diversi ritmi fusi insieme in un solo brano, d’apertura al lavoro di Marco Guazzone & Stag. Un modo curioso come prima traccia, ma volutamente lasciato per primo. Una introduzione “silenziosa” a parola ma effica a livello musicale. Voto: 7

Atlas of Thoughts: Ecco la voce di Marco Guazzone ad aprire subito il secondo brano, cantato in inglese con passione e con un ritmo che fa subito pensare lontano, a band straniere che solitamente non siamo abituati ad ascoltare in Italia. Internazionale? Sì, lo oso dire, senza dubbio. Partiamo subito più che bene, meriterebbe di essere scelto come singolo. Mi ricorda in certi momenti i Coldplay e non può che essere un complimento Voto: 8 e 1/2

Sabato simpatico: Passiamo ad una canzone disimpegnata e leggera che comunque non sfigura. Delicata, simpatica (gioco di parole inevitabile…) per un pezzo spensierato e adatta per un periodo estivo. Frizzante e gradevole. Voto: 7 e 1/2

Exutoire: Altra canzone, altro suono, più rock. Energica, che risalta per il suo cambio di direzione, stupisce e allo stesso convince. E non poco. Voto: 7 /8

Guasto: Che dire? La canzone che me li ha fatti scoprire e, personalmente, i vincitori morali di Sanremo Social. Mi ha conquistato dal primo ascolto, uno dei tanti esempi con cui cantare in italiano, parlare di rapporti, senza cadere nel banale, sia a livello musicale che testuale. Voto: 8+

Il principe Davide
: una ‘favola’ con un “C’era una volta” iniziale, per una storia raccontata con una voce che permette, insieme, alla musica, di apparire comunque gradevole. Voto: 7-

Rodby: a introdurre il pezzo, mani che battono e anticipano un pezzo con un ritmo allegro, perfetto per l’estate o come colonna sonora di un viaggio rilassante in auto tra amici. Da ascoltare ad occhi chiusi, allontanando i pensieri. Finale fischiettato, da imitare dopo pochi ascolti Voto: 7

Les Paul
: Ancora atmosfere leggere e da canto con amici in gruppo, per una serata allegra, sguaiata e felice. Un’altra conferma, un’altra promozione impossibile da non dare. Voto: 7

Oramai: la voce calda di Guazzone interpreta un pezzo giocato sull’atmosfera, energica e allo stesso tempo intima e sentita, per una delle ballad forse più “classiche” all’interno dell’album Voto: 7

Antidote: Inizio da videogame, brano cantato in inglese, suoni e atmosfere ancora una volta diverse da quelli ascoltati fino ad ora. Un passo interessante, per un brano che si ascolta con piacere, ma forse quello che meno preferisco fino ad ora. Voto: 6/7

Cani randagi: Dimenticate le atmosfere precedenti, si ritorna, inizialmente, ad una musica e ad una voce intima e delicata che prende quota col passare dei secondi. Voto: 7-

La mia orchestra: Ultimo brano dell’album nuovamente tra musiche eleganti e voce controllata che trasmettono ancora un volta emozioni. Voto: 7+

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