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Christina Aguilera, Back To Basics alla numero uno in Uk il 20 agosto 2006

Sette anni fa, il 20 agosto Christina Aguilera raggiungeva la prima posizione della Uk Chart con l’album Back to Basics

pubblicato 20 Agosto 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 05:19

Il 20 agosto 2006, Christina Aguilera festeggiava la sua numero uno in Uk. Il terzo album, Back to Basics, fu una scommessa vinta sotto ogni punto di vista. Il suo voler tornare indietro nel tempo e rifarsi ad un genere dagli anni venti agli anni Quaranta era una mossa rischiosa dopo l’immagine sfacciata e aggressiva di Stripped. Eppure, la critica approvò la sua nuova direzione e l’album ottenne un buon riscontro da parte del pubblico.

A vederlo oggi, Back to Basics può essere visto come l’ultimo vero successo di Christina Aguilera prima del suo Greatest Hits e dei due successivi flop con Bionic e Lotus.

Voce potente, ex bambina prodigio del Diney Club, la cantante è stata sempre considerata come una sorta di rivale di Britney Spears. Col passare degli anni, però, le due hanno azzerato questo antagonismo creato dalla stampa e dal gossip. Oggi, vogliamo omaggiare Back to Basics con una serie di curiosità e alcune recensioni della critica ai tempi della pubblicazione.

Back to Basics, curiosità

E’ il quinto album della cantante, pubblicato il 10 agosto 2006 dalla RCA

Sono presenti sonorità jazz, blues e soul che spaziano dagli anni 20 agli anni 40 con un sound vintage, a partire dal primo singolo “Ain’t No Other Man”

I singoli portanti del disco sono stati “Ain’t No Other Man”, “Hurt” e “Candyman”. Successivamente sono poi usciti Slow Down Baby e Oh Mother

L’album ha toccato quota cinque milioni di copie vendute nel mondo

Tra i cantanti ai quali Christina si è ispirata ci sono Billie Holiday, Otis Redding, Marvin Gaye, Etta James, Ella Fitzgerald e l’R&B anni ’90

Sembra che il brano F.U.S.S. sia stato scritto dalla Aguilera conto il suo ex produttore Scott Storch che contribuì ai successi di “Loving Me 4 Me”, “Walk Away”, “Can’t Hold Us Down”, “Infatuation”, “Fighter” e “Underappreciated”. Non è una dedica gentile, il titolo starebbe per “Fu*k U”

Il brano finale “Thank You” contiene parti di “Genie in a Bottle” e “Can’t Hold Us Down” ed è dedicata ai suoi fan

Il secondo disco contenuto nell’album ha atmosfere apertamente circensi

Il successo di Candyman campiona parti di Boogie Woogie Bugle Boy delle The Andrews Sisters del 1941

La toccante The Right Man è una confidenza sull’aver trovato il compagno ideale ed è dedicata al marito, Jordan Bratman. I due poi, però, si separarono.

Back to Basics, Recensione

All Music: l’album è accattivante, emozionante e unico, con probabili influenze di Etta James, Billie Holiday e Aretha Franklin.

Entertainment Weekly: Ha aggiunto al suo repertorio di ballate canzoni da saloon, condito i suoi testi con urli a grandi del jazz e del blues come Billie Holiday ed Etta James, e non ha fatto mistero del fatto che vuole un posto nel pantheon. Ma la Aguilera non ha la gravitas delle sue eroine e il suo modo di cantare il blues è rigido e manierato. Un album comunque degno di rispetto.

Rolling Stone: il doppio album è eccessivo e arrogante, prova che ventidue canzoni sono dieci di troppo per Aguilera. In un disco, l’album sarebbe stato a dir poco magistrale

Slant Magazine: lei non è un’altra clone di Britney, è decisa a dimostrare che una donna può essere sia sessualmente espressiva che talentuosa: è più coerente rispetto al suo predecessore ed è uno degli album pop più interessanti e ambiziosi degli ultimi tempi

Music OMH.COM: Questo Album piuttosto gonfio deve essere considerato come una delusione – interessante, ma una delusione

The Guardian: Al di là della strumentazione retrò, tuttavia, non è chiaro che cosa l’Aguilera ha davvero imparato dai suoi idoli

The New York Times: Contiene un numero ingente di grandi canzoni e di pezzi schifosi

Observer Music Monthly: Il primo disco contiene tutti i maggiori successi radiofonici americani, ma è tutto artigianale e con poco cuore. Il secondo disco, poi, si presenta come piacevole ristoro

Blender: l’affannosa produzione non è l’unico problema

E! Online: E’ troppo!

Stylus Magazine: Un album pop davvero pieno di sentimento, almeno per un disco, Back to Basics è uno dei migliori del 2006 al meglio quando le impronte digitali di Linda Perry non sono presenti

Amazon: lei stessa si è trovata artisticamente

NOW Magazine: In definitiva, l’Aguilera è l’unica dei suoi coetanei con la prodezza vocale da poter tirare fuori

Dot Music: Senza dubbio è L’ALBUM della sua carriera

Back to Basics, Tracklist

Disc: 1
1. Intro (Back to Basics)
2. Makes Me Wanna Pray featuring Steve Winwood
3. Back In The Day
4. Ain’t No Other Man
5. Understand
6. Slow Down Baby
7. Oh Mother
8. F.U.S.S.
9. On Our Way
10. Without You
11. Still Dirrty
12. Here to Stay
13. Thank You (Dedication to Fans…)
Disc: 2
1. Enter the Circus
2. Welcome
3. Candyman
4. Nasty Naughty Boy
5. I Got Trouble
6. Hurt
7. Mercy on Me
8. Save Me from Myself
9. The Right Man
10. Back to Basics (Bonus Video)

Back to Basics, Singoli Video

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