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Gianfranco Baldazzi è morto: è stato il paroliere di Lucio Dalla, Mina e Morandi

Lutto nel mondo della musica italiana: è morto il paroliere Baldazzi

pubblicato 25 Giugno 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 07:04

Aveva settant’anni Gianfranco Baldazzi ed è stato, nel corso della sua carriera, un nome legato alla musica italiana di grande successo

Dietro ad alcuni brani storici c’è la sua firma e tra gli artisti che hanno collaborato con lui, in passato, ci sono stati Mina, Gianni Morandi, Ornella Vanoni, Lucio Dalla, Ron, Peppino Di Capri e gli Stadio

Ha lavorato anche come produttore ed è stato un importante talent scout in campo musicale: dal 1991 al 1994, infatti, era direttore della Pressing, l’etichetta di Lucio Dalla che ha lanciato, tra gli altri, anche Samuele Bersani

Qui sotto alcune delle canzoni più famose delle quali è stato autore:

Occhi di ragazza Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti (Gianni Morandi)
Piazza Grande Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti (Lucio Dalla)
Ehi ci stai Gianfranco Baldazzi e Goran Kuzminac (Goran Kuzminac)
Cantare Gianfranco Baldazzi (Edoardo Vianello)
Il mio papà ed io (Ron)
Non svegliarti
Senza sogni, senza amici, senza casa
Regolarmente (Mina)
Sentimentale (Mina)
La casa in riva al mare Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti (Lucio Dalla)
Era la terra mia Gianfranco Baldazzi (Ron)
Chi te l’ha detto Gianfranco Baldazzi e Lucio Dalla (Stadio)
Colori, forme, voci e odori Gianfranco Baldazzi (Ron)

Qui sotto possiamo ascoltare uno dei pezzi più celebri, Piazza Grande:

Santi che pagano il mio pranzo non ce n’è
sulle panchine in Piazza Grande,
ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n’è.

Dormo sull’erba e ho molti amici intorno a me,
gli innamorati in Piazza Grande,
dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no.

A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io.
A modo mio avrei bisogno di sognare anch’io.

Una famiglia vera e propria non ce l’ho
e la mia casa è Piazza Grande,
a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho.

Con me di donne generose non ce n’è,
rubo l’amore in Piazza Grande,
e meno male che briganti come me qui non ce n’è.

A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io.
Avrei bisogno di pregare Dio.
Ma la mia vita non la cambierò mai mai,
a modo mio quel che sono l’ho voluto io

Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
sotto le stelle in Piazza Grande,
e se la vita non ha sogni io li ho e te li do.

E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande,
tra i gatti che non han padrone come me attorno a me

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