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Red Hot Chili Peppers, I’m With You live nei cinema: impressioni

resoconto del concerto al cinema dei Red Hot Chili Peppers per presentare I’m With You

pubblicato 30 Agosto 2011 aggiornato 30 Agosto 2020 19:40


Ebbene sì, nonostante il nuovissimo “I’ m With You” (vedi recensione) non sia esattamente l’album per il quale i Red Hot Chili Peppers verranno ricordati (neanche “By The Way” o “Stadium Arcadium se è per questo…) e nonostante il prezzo non fosse esattamente economico, ho fatto la pazzia di andare al cinema a vedermi il live-promo del disco.

Non sono stati i primi a fare una cosa del genere (a memoria ricordo qualcosa di simile da David Bowie), ma ero comunque di curioso di vivere l’esperienza di assistere un concerto in diretta in sala, bello comodo su di una poltrona. Pensavo che avrei trovato la sala inesorabilmente vuota… ed invece era quasi piena. In questo senso, sarebbe interessante sapere in quanti hanno preferito spendere 15€ per il live piuttosto che per acquistare il cd.

Tutto inizia con una lunga introduzione con il logo del gruppo in versione extra-large e perennemente “on screen” (manco volessero fare il lavaggio del cervello) con lo scopo di raccontare le ore pre-concerto attraverso le immagini delle file per entrare all’ E-Werk di Colonia e attraverso qualche intervista alla band (da vicino l’età non perdona…).

Probabilmente dietro c’era una scelta ben precisa per fare immergere maggiormente lo spettatore nella dimensione live, ma la prima cosa che ho notato è stato l’audio, molto ovattato e un po’ troppo coperto dai rumori (applausi, schiamazzi…) del pubblico.

Da “Monarchy Of Roses” a “Dance, Dance, Dance” la band ha proposto, nello stesso ordine del disco, tutto “I’m With You” (a parte l’esclusione al momento misteriosa di “Even You Brutus?”. Purtroppo la bontà di un concerto si valuta anche dalla scaletta proposta e su questo punto c’era poco da fare: le canzoni sono quello che sono, impossibile fare miracoli… ma bisogna ammettere che senza la patina e il piattume del disco imputabile a Rick Rubin, alcuni brani acquistano valore.

La band è comunque in forma: Flea pompa di continuo (forse non era più abituato dato che sembrava avesse i crampi ad un certo punto) e Anthony mi è sembrato decisamente intonato rispetto ai suoi standard. Ad accompagnare i quattro ci hanno pensato Mauro Refosco (un po’ invadenti i bonghi e percussioni a volte) e Mike Bulger alla tromba, che hanno dato una sorta di tocco “latin” all’esibizione (non che ne avessimo bisogno).

In chiusura è stato il momento della storica e sempre ben accetta “Me and My Friends”, dell’immancabile “Give It Away” e per la seconda volta (probabilmente per problemi tecnici precedenti) di “Did I Let You Know”, tratta da “I’m With You” e probabile futuro duetto con Shakira (scherzo…).