Home Moreno, Stecca: “Amici è stata una scelta coraggiosa, sono stato premiato e non è stato per niente facile”

Moreno, Stecca: “Amici è stata una scelta coraggiosa, sono stato premiato e non è stato per niente facile”

Il rapper genovese: “La stecca? E’ un vero tormentone, ad Amici e in studio”

6 Giugno 2013 17:43

Moreno Donadoni piglia tutto: stiamo ovviamente parlando del rapper vincitore dell’edizione 2013 di Amici. “Moreno è la novità”, canta lui stesso nella prima canzone di “Stecca”, il suo disco d’esordio, con il beneplacito di Fabri Fibra.

Lo abbiamo incontrato per voi qualche giorno fa.

“Stecca”, come mai questo titolo per il tuo disco?

Diciamo che la ‘stecca’ è stata il tormentone che si è creato ad Amici, e visto che anche in studio vedevo che lo facevano tutti e si gasavano molto quando io lo facevo in una mia rima, così ho pensato che fosse azzeccato.

Nel primo brano dici subito “Moreno è la novità”. Si è ampiamente detto in questi mesi che ‘sei la novità’ proprio per la tua partecipazione ad Amici…il primo ‘rapper ad Amici’

In buona parte hai risposto già tu a questa cosa. Penso anche per quello: è una cosa che non c’era in questo format, quindi quello è una novità. Era carino che nella prima traccia ci fosse una canzone con questo titolo, e addirittura ‘Moreno è la novità’ poi lo cantava Fibra quindi, doppiamente contento.

Hai ricevuto il ‘battesimo’ di Fibra praticamente

Eh sì, è stato un po’ il supervisore del disco. Sono molto contento di ciò, anche perchè quando io mi sono avvicinato al mondo del rap è stato lui comunque uno dei pionieri per me. Di questo mondo. Sono molto felice di aver potuto collaborare con lui e spero di collaborarci anche in futuro.

Quando è avvenuto il tuo primo incontro con il rap?

Alle superiori, all’inizio delle superiori. C’erano dei ragazzi che avevano un gruppo e facevano del freestyle nei bagni della scuola nelle ricreazioni, e io mi sono iniziato ad interessare e a documentare. Poi è uscito il film “8 Mile”, su una battaglia di freestyle, mi sono interessato se ci fossero anche in Italia, ho iniziato ad andare in giro e a farne in tutta Italia.

Hai anche partecipato a Mtv Spit, l’approccio è ovviamente diverso.

Sì, sono due mondi diversi. Mtv Spit tratta di freestyle, non si portano i propri pezzi. Ad Amici sono stati carini i duetti, anche particolari, non per forza con un rapper, ma con cantanti della musica italiana, e gli inediti scritti di proprio pugno, e anche il freestyle. E’ uscito un po’ tutto insieme.

In quale veste ti senti più a tuo agio, freestyle o autore di canzoni?

Beh, in tutte e due. In questo periodo il disco sta andando bene, quindi è una soddisfazione. Con il freestyle ho vinto tutto quello che c’era da vincere, tranne forse proprio Mtv Spit, anche se sono contento della posizione che avevo raggiunto. Poi per un artista c’è una crescita, non che si sia un’età precisa per fare freestyle, ma dopo un po’ che ne hai fatte davvero tante di gare è bello concentrarsi sui testi. Poi se qualcuno verrà ai miei concerti, pernso che un po’ di freestyle lo farò sempre, ci sono comunque legato.

La tua partecipazione ad Amici ha comunque sollevato qualche polemica (un po’ era inevitabile)

Le critiche naturalmente sono arrivate, immagino comunque da un tipo di scena che vede il rap in una determinata maniera. Secondo me è stata una scelta coraggiosa, mi viene da dirti, perchè era una cosa così tanto nuova che mi poteva tornare addosso. Sono stato premiato e non è stato per niente facile uscire con il carattere, con il carisma, con nessun altro mezzo, con le proprie forze, scrivere cose di proprio pugno e riuscire ad arrivare alla gente. Sono molto contento di questo.

Cosa ti ha lasciato la scuola?

Ci sono state tante cose nuove e belle all’interno della scuola. Una cosa che forse ho imparato è stata ascoltare di più la musica, intendo dire con un orecchio diverso. Facendo lezioni con maestri di canto, ascoltare di più le note e intonarle come non avevo mai fatto. Non che sia un cantante adesso, ma mi hanno dato delle dritte, è una cosa nuovissima per me.

Emma (Marrone ndr) cosa ti ha consigliato?

Ci ha dato molti insegnamenti, è stata un po’ una sorellona per noi. E’ sempre stata molto carina, ci ha aperto gli occhi sul mondo ‘di fuori’: una cosa che mi è rimasta in testa è che ‘Moreno è un cecchino’, perchè ‘non sbaglia un colpo’.

Sui duetti che hai fatto in trasmissione, come li hai affrontati?

Diciamo che preparare un duetto con Fedez o Fibra era più nel mio campo, ed è stato, passami in termine, più ‘facile’. Invece per gli altri duetti – con Francesco Renga, Daniela Dessì, Massimo Ranieri – c’è stato un altro tipo di preparazione, più difficile per me.

Sul disco hai duettato con Clementino: com’è andato l’incontro Genova-Napoli?

Tra l’altro le città sono gemellate. E’ il pezzo un po’ street del disco: per me Clementino è uno dei freestyler in Italia che mi piacciono di più. Immagino che anche lui adesso si sia concentrato più sui dischi che sul freestyle. Quel brano, “Qualcosa da dire”, esisteva già: si è risuonata la base di Thg perchè non volevo metterlo così, come un pezzo sul Tubo (Youtube ndr.), messo lì. Lo volevo fare in un mio prodotto ufficiale, e c’è stata la possibilità di fare “Stecca”.Ho chiesto se aveva il piacere di ripescare quel pezzo lì con una base nuova e il ritornello ricantato e ha accettato. Sono molto contento.

Sul disco collabori anche con Pico Rama (figlio di Enrico Ruggeri ndr), una collaborazione un po’ ‘bizzarra’

C’era bisogno di fare un ritornello cantato in quel pezzo, “Non mi cambieranno mai” – che è stato il primo pezzo, non si sapeva nemmeno del disco, è stato il primo inedito della scuola di Amici -, si pensava a un paio di nomi e quando ho sentito il provino che mi hanno mandato mi è piaciuto da subito e mi è entrato subito in testa. Poi in un’intervista ho avuto modo di vederlo dalla tv, com’è lui, è un personaggio forte, mi sembra un po’il cappellaio matto, molto carino.

La comunità rap italiana è molto forte su Twitter, tu come te la cavi?

Ora è tanto che non ho rapporto con telefonini e cose varie, quando l’ho acceso ho visto un sacco di notifiche e messaggi. Uso tutti i social, anche Facebook. Come me la cavo su Twitter? Abbastanza bene dai.

Sarai stato inondato di messaggi soprattutto dopo la tua vittoria. Ma erano fan ‘vecchi’ o persone che ti hanno scoperto in trasmissione?

No, no, i messaggi si sono triplicati direi. C’è qualcuno che scrive “io ti seguo da” e mi dice una cosa che avevo fatto un sacco di tempo fa, ed è rimasto affezionato. Ma penso che siano più le persone che mi hanno scoperto adesso: non avevo un bacino così vasto come quello che si è creato.

Di sicuro ad Amici hai creato un precedente per il rap. Credi che la trasmissione possa fare da trampolino per chi prima non lo seguiva?

Lo spero davvero tanto. Non posso entrare nella testa delle persone su questo ma ci spero tanto. Sono già ripresi i provini: sono andato a vedere, stato dieci minuti e almeno due rapper li ho visti. Mi hanno detto che alla mattina ce n’erano stati altri e questa cosa mi rende molto orgoglioso.

Hai fatto un po’ il ‘lavoro sporco’ insomma, una volta aperta la porta poi arrivano gli altri

No, perchè…lavoro sporco…anzi, spero di aver creato un filone. Se l’anno prossimo ci saranno i rapper io sarò davvero contento, come se ci sarà di nuovo la break. Non so cosa si possano inventare per l’anno prossimo. Ci sarà il pattinaggio magari.