Home The Beatles: l’8 agosto di quarantadue anni fa, veniva scattata la foto di copertina di “Abbey Road”

The Beatles: l’8 agosto di quarantadue anni fa, veniva scattata la foto di copertina di “Abbey Road”

The Beatles: l’8 agosto di quarantadue anni fa, veniva scattata la foto di copertina di “Abbey Road”

pubblicato 8 Agosto 2011 aggiornato 30 Agosto 2020 20:00


I Beatles erano già una band vicina al capolinea. Dissidi interni, aspirazioni soliste, qualche ‘consigliere’ di troppo. Il disco venne ultimato incidendo le parti singolarmente: cosa insolita per un gruppo che della collaborazione in studio aveva fatto uno dei punti di forza. Il titolo, “Abbey Road” (l’indirizzo della famosa sala di incisione) suonava in questo senso quasi ironico: le stanze negli ultimi mesi erano state abbandonate in favore di quelle dove si svolgevano le riunioni alla Apple, in cui si parlava molto poco di musica – e decisamente di più di questioni economiche.

Iain Macmillan fu il fotografo incaricato per lo scatto di copertina. Riunì i Beatles negli studi della EMI la mattina di venerdì 8 agosto, caricò la sua Hasselblad equipaggiata con un 50mm grandangolare, concordò con un poliziotto la chiusura della strada, salì su una scala e, alle 10 e 30 di quella mattina, immortalò lo storico attraversamento pedonale dei Fab Four in sei immagini. Sul set, Linda Eastman (la compagna di McCartney) scattava delle immagini di backstage.

L’idea era stata sviluppata proprio dallo stesso McCartney insieme a Macmillan (freelance amico di John Lennon e Yoko Ono). Delle sei foto fu scelta la quinta: l’unica in cui i passi dei quattro erano ‘a tempo’ (nonostante Paul porti avanti la gamba destra e non la sinistra). Fu altro però a catturare l’attenzione di tutti gli appassionati. Paul era l’unico a piedi nudi. Poco importa che la giornata fosse particolarmente calda, la leggenda nacque in brevissimo tempo: nel Regno Unito infatti, è tradizione che i morti vengano sepolti scalzi…

L’ennesima occasione per alimentare la diceria secondo la quale il bassista dei Beatles era deceduto nel 1966 per un incidente stradale e poi sostituito da un sosia. Altri dettagli che resero celebre la copertina in questa chiave di lettura furono la targa LMW 281F (letta 28IF: ventotto se…) del maggiolino parcheggiato sulla sinistra, che avrebbe indicato la sua età se fosse stato in vita all’epoca (falso storico: al momento della foto McCartney aveva 27 anni), quel LMW che venne fantasiosamente interpretato come “Linda McCartney Widow” (vedova) e il fatto che Paul – noto mancino – tenesse la sigaretta tra le dita della mano destra.

Congetture forzate a parte, quella copertina divenne un’altra memorabile icona e il complemento perfetto a un disco che dimostrò come, anche sul finire della carriera (“Let It Be” uscì l’anno successivo, ma conteneva brani rielaborati tra quelli registrati in precedenza) e assillati da mille problemi, i Beatles riuscirono a conservare intatto il talento che aveva caratterizzato la loro eccezionale discografia. Un album incredibile (contiene fra le migliori performance come songwriters mai raggiunte dai singoli) e un degno addio, contenuto proprio nella canzone “The End” che saluta con una frase importante e consolatoria: “and in the end the love you take is equal to the love you make” (e alla fine, l’amore che ottieni equivale a quello che dai).

The Beatles l\'8 agosto di quarantadue anni fa, veniva scattata la foto di copertina di Abbey Road
The Beatles l\'8 agosto di quarantadue anni fa, veniva scattata la foto di copertina di Abbey Road
The Beatles l\'8 agosto di quarantadue anni fa, veniva scattata la foto di copertina di Abbey Road
The Beatles l\'8 agosto di quarantadue anni fa, veniva scattata la foto di copertina di Abbey Road
The Beatles l\'8 agosto di quarantadue anni fa, veniva scattata la foto di copertina di Abbey Road
The Beatles l\'8 agosto di quarantadue anni fa, veniva scattata la foto di copertina di Abbey Road