Home The Voice of Italy, i finalisti in conferenza stampa: Veronica De Simone autrice, Timothy Cavicchini bello ma non dannato, Silvia Capasso e Elhaida Dani bocciate ad Amici

The Voice of Italy, i finalisti in conferenza stampa: Veronica De Simone autrice, Timothy Cavicchini bello ma non dannato, Silvia Capasso e Elhaida Dani bocciate ad Amici

Si è tenuta oggi, nello studio di The Voice, la conferenza stampa del talent show con i quattro finalisti del programma. Ecco le risposte e le dichiarazioni di Silvia Capasso, Timothy Cavicchini, Elhaida Dani e Veronica De Simone

pubblicato 28 Maggio 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 08:06


Dopo la grande richiesta del pubblico -che a gran voce sul web reclamava la versione italiana del talent show- è finalmente andata in onda la prima stagione di The Voice of Italy. Settimane di Blind Auditions, Battles, live show ed ecco i nomi dei quattro finalisti: Silvia Capasso (Team Noemi), Veronica De Simone (Raffaella Carrà), Timothy Cavicchini (Team Pelù) e Elhaida Dani (Riccardo Cocciante).

Fra due giorni, giovedì 30 maggio, proprio loro si sfideranno nell’ultima fase del talent. Ma vediamo come si strutturerà

The Voice of Italy conferenza stampa

The Voice of Italy conferenza stampa
The Voice of Italy conferenza stampa
The Voice of Italy conferenza stampa
The Voice of Italy conferenza stampa

Come sarà la finale di The Voice of Italy?

I quattro concorrenti in gara si esibiranno in una prima sezione (con un’esibizione con Coach, 1 cover, 1 inedito, 1 brano con l’ospite della serata). Ci sarà lo stop del televoto. Questo risultato verrà sommato con quello dei download del brano inedito scaricato da iTunes dei quattro cantanti. Uno verrà eliminato e la competizione continuerà a tre.

Ci sarà nuovamente il Televoto. Il risultato, sommato ai due criteri della prima performance, deciderà le due voci finaliste del programma.

A questo punto, altro televoto a due finalisti. E, questo risultato sommato a quello ottenuto nella prima votazione dai due nomi arrivati in finale, decreterà il vincitore di “The Voice of Italy”.

Se ci fosse un pareggio, conterebbe il maggior punteggio nel Televoto.

The Voice, Conferenza Stampa, il bilancio di questa esperienza

Nella conferenza stampa sono apparsi loro, i vincitori per squadra e finalisti del talent show. Abbiamo Silvia Capasso – ironica e spontanea- Elhaida Dani -di una tenerezza e di una sensibilità evidente- Veronica De Simone – entusiasta e genuina- e Timothy Cavicchini, diretto e sicuro di sé.

Silvia Capasso: Un fulmine a cielo sereno, The Voice. Credevo fosse il solito talent un po’ scontato, invece eccomi qua. E’ stata una grande opportunità, speriamo in finale di dare ancora di più e di arrivare ancora di più alla gente a casa. Quello che conta è farsi voler bene e farsi apprezzare dal pubblico o non avremmo modo di poter cantare

Elhaida Dani: E’ stata un’esperienza diversa da quella che ho vissuto fino ad adesso, vivo per la prima volta lontana dal mio Paese, da sola, tutto questo è stato forse un po’ più difficile degli altri, ma sempre bello. Speravo di arrivare fino a qua… un po’ sono sorpresa del risultato ma molto contenta

Veronica De Simone: E’ iniziato tutto come un gioco e sta finendo come una vera e propria sfida, non mi aspettavo di arrivare ovviamente fino a qui. Stiamo parlando di un sogno che si realizza… Mi ha stravolto la vita, quando tornerò a casa mi sentirò comunque vincitrice. Il poter ballare e cantare con Raffaella e poter far ascoltare il mio inedito, che ho scritto io, è stata proprio una fortuna. Non avrei mai creduto di poter trovare un talent come questo tra l’altro… Eravamo alla ricerca di un posto per la qualità e la nostra personalità, un talent giusto nel posto giusto

Timothy Cavicchini: sono felice di essere qui, sono anche l’unico maschietto, è stato un percorso inaspettato, sottovalutato inizialmente da parte mia. Mai avrei pensato di poter fare un percorso come questo. Si è rivelato appagante vincente e pieno. Io penso di aver portato me stesso, di esserlo sempre stato e di non aver modificato il mio “io”. Se sono qui, probabilmente sì…

Il rapporto con i coach

Veronica: A parte l’immensa fortuna che ho avuto a lavorare con Raffaella, mi ha insegnato cose tecniche, come stare sul palco nel modo giusto, senza paure e con la sua energia. Riesce a trasmetterti un’energia pazzesca. Fisicamente… mi ha detto chiappe strette e forza sulle ginocchia! (ride). Piantare le radici su quel palco, posso solo ringraziarla per la grande opportunità di lavorare con lei

Silvia: Noemi mi ha trovato questo nuovo modo di cantare che ancora mi insegna, questa vena rock. Io mi sono sempre ritenuta una cantante soul, mi ha dato nuovo stimolo, in questo format ci sto riuscendo, vediamo come va a partire dal mio inedito, vedremo che riuscirò a restare nel pop rock. E mi consiglia di levare il freno a mano perché sono sempre un po’ tirata. Posso solo ringraziarla, è simpaticissima, ti fa fare tutto con molta naturalezza

Timothy: La magia di Piero sia stata di riuscire a far esternare la propria personalità ad ognuno dei concorrenti. Se ogni persona riesce ad estrarre la propria essenza e trasmetterla, si capisce quanto vale quella persona. Il miglior consiglio sia proprio quello, portarla davanti al pubblico, a chi ti segue, a chi ti guarda.

Elhaida: lavorare con Riccardo è stato bellissimo, un grande artista, è una persona molto umana. Sono una persona molto sensibile e mi ha detto che devo trasmetterlo al pubblico e non solamente la mia tecnica. Lo voglio ringraziare tanto per questo, per avermi sempre scelta

Il dopo ‘The Voice of Italy’

Timothy: Io penso che ognuno abbia un proprio poi, chi scriverà altri brani, chi si tiene in saccoccia questa esperienza, personalmente mi piacerebbe portare avanti un progetto, non limitare ad una o due canzoni e poi cadere in chissà quale luogo oscuro. Penso che un performer che si vuole bene debba pensare ad un progetto a lungo termine, penso che le personalità forti vincano. Ci sto pensando al Post The Voice of Italy…

Veronica: Sto cercando di educarmi a pensare al momento presente anche perché ovviamente c’è la speranza e l’immaginazione, se fai bene oggi però penso che tu faccia bene domani. Voglio godermi ogni istante di questa opportunità, ho tantissime idee e progetti. Posso parlare di speranza che possa succedere qualcosa un domani. Penso che se è questo quello che dobbiamo fare, verrà in modo naturale e senza troppi pensieri.

Elhaida: E’ importante decidere quale sarà la tua strada o i tuoi piani, ma anche io come Veronica penso che debba andare in modo naturale. Siamo nella strada giusta… ci sto pensando ancora.

Silvia: al futuro ci si pensa, ovvio, le cose verranno giorno per giorno. Ovviamente arrivati fino a qui, se un sogno si realizza dobbiamo realizzarlo per bene (sorride). Cercherò di consigliarmi di persone giuste con le quali collaborare in maniera sensata, concreta, vediamo quello che succederà…

I momenti ‘difficili’ a The Voice of Italy

Timothy: tra le varie cose che Piero ha richiesto è quello di andare a toccare suoni che non facevano parte del nostro mondo. Grazie a Piero sono riuscito a toccare, con difficoltà, tutti i mondi musicali, adattarmi alla musica generale e non solo ai miei gusti personalità

Silvia: la mia difficoltà più grande è entrare in un modo musicale diverso, il pop rock. E’ ancora la mia difficoltà più grande che con Noemi accanto riesco a superare tranquillamente

Elhaida: la mia difficoltà è stata nella lingua italiana, l’unico problema, grazie a Riccardo mi ha fatto sentire bene e a mio agio.

Veronica: Personalmente non ho vissuto momenti difficili ma molto intensi e veri. Questo programma è stato ricco di emozioni, ho pianto tutte le volte, più qua che in tutta la mia vita! (ride) Un’esperienza molto profonda

Elhaida e la scelta del team Cocciante

Elhaida racconta di aver scelto Riccardo come coach, quando si erano girati tutti quanti, perché

“è più vicino al mio genere musicale, è un suo idolo nella musica, è stato ancora prima che si girassero tutti quanti. Speravo si voltasse, volevo essere nel suo team. E’ stata una scelta positiva”

Veronica De Simone autrice

Veronica De Simone è l’unica autrice del testo del suo inedito

“Sembrerà una storia pazzesca ma questo nato l’ho scritto qui a The Voice. Quando ho saputo di questa possibilità di far ascoltare brani scritti da noi, ho capito che era un’occasione unica. L’ho scritto nella mia camera d’hotel. Per me è una fortuna e ha un significato incredibile. Ho scritto un po’ in inglese anche ma non ho mai avuto possibilità, è stato molto magico. Stare qui mi ha ispirato a scrivere, tutto il giorno hai a che fare con persone e professionisti che ti insegnano tanto”

Esperienze passate, il confronto con gli altri talent show

Timothy: non ho partecipato ad altri talent, solo a questo che non è un talent ma un live show. C’è una band che suona dal vivo, prove vere con musicisti che vivono il tuo brano e lo adattano insieme a te. Permette di non chiudere con il proprio presente, questa cosa ti fa restare con i piedi per terra. Io vedo la luce del sole tutti i giorni… Qui puoi vivere la tua vita quotidiana, altrove no. Ognuno di noi ha avuto la possibilità di mantenere i propri rapporti, legami e anche il suo lavoro. Penso che sia rivoluzionario: perché devo chiudere con il mio presente per qualcosa di cui qualcuno non ha certezza futura?

Veronica: la mia idea dei talent show era molto negativa all’inizio… The Voice non è un talent, questa è una grande possibilità di partecipare ad un vero show musicale.

Elhaida: Ho fatto nel mio paese altri talent show. The Voice è un format giusto per i cantanti, siamo fortunati ad essere qua. Mi auguro che continui a lungo. Ho partecipato anche in Italia ai talent show ma non sono stata accettata nemmeno alla prima selezione di Amici…

Silvia: Molti anni fa ho tentato con Amici ma non ho superato nemmeno il primo… Ho provato una volta con X Factor e anche lì la stessa cosa. Poi a distanza di volti anni… The Voice fa la differenza. Ho mandato una mail, mi hanno contattato subito, è stato a fasi, molto molto bello… Non ci fa odiare l’uno con l’altro, non ci sono state discussioni tra noi, non ci portano ad essere aridi o cavie, ci sprona a dare tutto di più

La bellezza di Timothy

“E’ così eclatante che uno curi il proprio aspetto? In Italia è ancora eclatante. Lo trovo parte dell’essere un artista, l’ho sempre fatto, sono una persona sportiva, probabilmente è eclatante anche se io non lo trovo. Sono polemiche che grazie a Piero e agli altri sto imparando a snobbarle con stile, è difficile non farsi toccare da critiche inutili, quindi mentalmente sono passato ad un livello successivo, fa parte del gioco”

La storia d’amore di Silvia Capasso

A chi le ha chiesto della sua compagna, spesso inquadrata durante il programma, e delle reazioni su Twitter…

“Io all’epoca dichiarai tranquillamente di avere una compagna, lo vivo tranquillamente, con molta naturalezza. Su Twitter non è successo nulla di grave, anzi sono diventata un po’ il punto di forza di qualcuno che magari non riesce ancora ad emergere come vorrebbe. Sono stati tutti carini, mi sono stati molto vicino non ho dovuto combattere contro niente e contro nessuno”

Timothy rock anche nella vita?

L’aria da rocker sul palco, ma Timothy è così anche nella vita e nel quotidiano? O è più romantico? E sull’immagine del bello e maledetto, sesso droga e rock & roll assenti?

“Penso che l’immagine sesso droga e rock & roll sia legata agli anni ’50/40, ci siamo attaccati a queste tre paroline che non sono mai state modificate… Sesso non ho mai detto di no, anche a settant’anni! Droga, scusate ma la vita è talmente corta che se me la devo bruciare con delle droghe… poi fanno talmente schifo! Rock & Roll per me è stare con la stessa donna tutta la vita… E’ il mio esempio, me lo sono sudato a colpa di batoste, se questo è il messaggio che arriva ne sono felicissimo. Penso che lo sai più avere una donna per tutta la vita che 700 milioni di piccoli punti che poi alla fine non servono niente. Le droghe? Per me sono passate di moda…”