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Morrissey, il Royal Wedding, la biografia e le scuse dopo l’intervista alla BBC

Disprezzo la famiglia reale. L’ho sempre disprezzata. E’ un nonsense fiabesco, l’idea stessa della loro esistenza in giorni come questi, durante i quali la gente muore quotidianamente perché non ha abbastanza denaro per pagarsi il riscaldamento, secondo me è immoraleLa dichiarazione è ovviamente stata rilasciata in occasione del Royal Wedding tra il Principe William di

pubblicato 3 Maggio 2011 aggiornato 30 Agosto 2020 21:21


Disprezzo la famiglia reale. L’ho sempre disprezzata. E’ un nonsense fiabesco, l’idea stessa della loro esistenza in giorni come questi, durante i quali la gente muore quotidianamente perché non ha abbastanza denaro per pagarsi il riscaldamento, secondo me è immorale

La dichiarazione è ovviamente stata rilasciata in occasione del Royal Wedding tra il Principe William di Windsor e Kate Middleton. A pronunciarla Morrissey: l’ex leader degli Smiths non è nuovo a strali nei confronti della Casa Reale (“The Queen is Dead”, titolava uno degli album della band). ‘Stavolta però il Moz si è lasciato prendere dal nervosismo ed è andato un po’ oltre…

Durante l’intervista andata in onda per la trasmissione condotta da Dermot O’Leary su Radio2 della BBC c’è stato uno scambio di battute abbastanza aggressivo. Critiche agli altri presentatori del canale, la già citata dichiarazione sul matrimonio dell’anno e alla fine una serie di invettive proprio contro O’Leary: “Hai la faccia di uno che dice ‘per favore, dimmi delle bugie e io ti crederò'” e ancora “questo tizio non ascolta [le risposte, Ndr], eppure prende un sacco di soldi!”. Per concludere in bellezza con un “Dermot, non sei il padrone del mondo”.

Caso più unico che raro, Morrissey si è scusato. Si è detto dispiaciuto per com’è andata l’intervista e si è giustificato dicendo che il malumore nasceva dalla pessima settimana trascorsa a causa del matrimonio reale. “L’Inghilterra sarà anche una dittatura dei Windsor ma, matrimoni da pubbliche relazioni a parte, di solito è un posto sopportabile”. Colpevoli le nozze, di aver offuscato la notizia della scomparsa di Poly Styrene: femminista punk e fondamentale personaggio per l’arte e la musica britannici, morta alcuni giorni prima.

L’episodio fortunatamente non finirà nella biografia appena terminata. Un libro molto atteso in cui Morrissey ha deciso di raccontarsi: lo ha fatto riempiendo la bellezza di 660 pagine. Se vi state domandando quanto verranno editate, la risposta è già arrivata dal Moz stesso, ovviamente nel suo stile: “Effettivamente mi sono domandato se tutte quelle pagine fosse troppe. Beh, mi sono risposto che era quello lo spazio che serve per tutto ciò che ho da dire su di me e sulla mia vita”.

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