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David Bowie, 42 parole su The Next Day

L’unica dichiarazione sul nuovo lavoro del Duca Bianco sono 42 parole, inviate allo scrittore Rick Moody per descrivere The Next Day.

pubblicato 26 Aprile 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 09:14

The Next Day, l’album del ritorno sulle scene di David Bowie, è uscito un mese e mezzo fa incontrando il plauso della critica e del pubblico, che ne attendeva il ritorno sulle scene da ben dieci anni. Da quando il disco è uscito, il Duca Bianco non ha rilasciato dichiarazioni o interviste in merito, lasciando che la sua musica parlasse per lui: lo scrittore di The Rumpus Rick Moody non si è accontentato del silenzio e ha chiesto a Bowie di scrivere un work flow diagram che descrivesse questo nuovo lavoro.

David Bowie ha inaspettatamente risposto allo scrittore, che non immaginava una reazione del Duca, inviandogli 42 parole:

  • Effigies (effigi)
  • Indulgences (indulgenze)
  • Anarchist (anarchico)
  • Violence (violenza)
  • Chthonic (infernale)
  • Intimidation (intimidazione)
  • Vampyric (vampirico)
  • Pantheon
  • Succubus (succube, riferito ai demoni medioevali)
  • Hostage (ostaggio)
  • Transference (trasferimento, passaggio)
  • Identity (identità)
  • Mauer
  • Interface (interfaccia)
  • Flitting (errante)
  • Isolation (isolamento)
  • Revenge (vendetta)
  • Osmosis (osmosi)
  • Crusade (crociata)
  • Tyrant (tiranno)
  • Domination (dominazione)
  • Indifference (indifferenza)
  • Miasma
  • Pressgang (nella storia inglese erano gli uomini di governo che costringevano il popolo alla leva forzata)
  • Displaced (dislocato)
  • Flight (volo)
  • Resettlement (nuovo insediamento)
  • Funereal (funerario)
  • Glide (planare)
  • Trace (traccia)
  • Balkan (Balcani)
  • Burial (sepoltura)
  • Reverse (rovescio)
  • Manipulate (manipolare)
  • Origin (origine)
  • Text (testo)
  • Traitor (traditore)
  • Urban (urbano)
  • Comeuppance (giusto castigo)
  • Tragic (tragico)
  • Nerve (impudenza)
  • Mystification (mistificazione)

L’unica apparizione pubblica di David Bowie in merito al nuovo lavoro sono quindi queste 42 parole, forti e taglienti; una specie di brainstorming descrittivo che racchiude l’essenza, i temi e le opinioni del Duca Bianco su The Next Day e un discreto rompicapo per i suoi fan, primo tra tutti Rick Moody stesso, impegnati a decifrare quale sia l’esatto significato di queste 42 parole.

Nello scrivere il pezzo per The Rumpus, Rick Moody ha analizzato parola per parola tutta la lista delle 42 inviategli da Bowie, approfondendo anche la semiotica nascosta dietro le parole e l’anomalia di essere un’artista vero nel mondo musicale odierno. La sfuggevolezza di David Bowie e le sue scarse apparizioni pubbliche esprimono la necessità di lasciar parlare solo la sua musica, senza ulteriori commenti, come ha detto Moody:

David Bowie is an artist who has to land just right with culture and history. He has to release the right album at the right time, and he has to, alas, vanish from the court of public opinion in order for us rightly to appreciate him.

Una giustificazione in piena regola, che pur attenuando la stranezza delle 42 parole non ne esplicita ulteriormente il significato. 42 come la risposta alla domanda “la vita l’universo e tutto quanto” di Guida Galattica Per Autostoppisti di Douglas Adams? Cosa possiamo o dobbiamo aspettarci da parte di David Bowie dopo questo nuovo disco?

Un’intervista approfondita? Un’apparizione pubblica a breve, magari televisiva? Qualche ulteriore dichiarazione che non siano solo parole apparentemente scollegate, ma frasi di senso compiuto? Un tour promozionale con concerti in giro per il mondo? O semplicemente un ritorno al lasciar parlare solo la musica, in una scena artistica che sembra guardare solo l’estetica?

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