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Le radio italiane boicottano la nuova musica

Come diceva qualcuno “in Italia non funziona mai niente!”. L’ultima della serie? Sta accadendo che i grandi network radiofonici, e non solo, hanno deciso di boicottare la nuova musica come segno di protesta contro la decisione di aumentare i pagamenti relativi ai diritti d’autore che le case discografiche hanno avanzato. In realtà più che una

pubblicato 24 Maggio 2010 aggiornato 31 Agosto 2020 01:50


Come diceva qualcuno “in Italia non funziona mai niente!”. L’ultima della serie? Sta accadendo che i grandi network radiofonici, e non solo, hanno deciso di boicottare la nuova musica come segno di protesta contro la decisione di aumentare i pagamenti relativi ai diritti d’autore che le case discografiche hanno avanzato. In realtà più che una protesta è un vero e proprio mancato accordo tra le due parti.

Le radio del nostro stivale contestano ai discografici che la richiesta non avrebbe né capo né coda visto che proprio grazie al loro supporto promozionale è possibile far avere più visibilità agli artisti ed ai brani che propongono: questo ovviamente sta significare che le radio contribuiscono al successo della musica …ed in effetti è un discorso che non fa una piega. Insomma, detto in parole povere è questo il loro ragionamento: “perchè pagare più diritti d’autore se siamo proprio noi a dare una grossa spinta ai singoli grazie ai nostri passaggi radiofonici?”. Tale motivo quindi avrebbe indotto le radio italiane a chiudere le porte alle novità musicali.

Perciò, nel caso in cui vi foste chiesti “come mai ultimamente alcune nuove canzoni non vengono trasmesse dalle radio”, ecco spiegato il perché (la situazione dura da un mese oramai). E la crisi della musica, in particolare della discografia, va sempre più avanti. Quale sarà la prossima batosta?

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