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Nicola Conte: “X-Factor è la morte della musica”

Il barese Nicola Conte, uno dei massimi rappresentanti mondiali della musica acid jazz (una miscela esplosiva di jazz, elettronica e ritmi afro-cubani), nel corso di un’intervista concessa ai redattori del portale Affaritaliani ha sommato la sua voce a quella di chi, in passato così come adesso, reputa inutile e persino dannosa la logica dei talent

pubblicato 23 Marzo 2010 aggiornato 31 Agosto 2020 03:30


Il barese Nicola Conte, uno dei massimi rappresentanti mondiali della musica acid jazz (una miscela esplosiva di jazz, elettronica e ritmi afro-cubani), nel corso di un’intervista concessa ai redattori del portale Affaritaliani ha sommato la sua voce a quella di chi, in passato così come adesso, reputa inutile e persino dannosa la logica dei talent show, specie considerando la forte presa che questi ultimi riescono ad avere sulle giovani generazioni:

“X Factor è la morte della musica, ed è offensivo per gli artisti. Il jazz è ritenuto poco vendibile, quindi nessuna tv investirebbe su un progetto del genere. Meglio così.”

E voi, la pensate come Conte (o come D’Alessio) o siete di tutt’altro avviso? Orsù, subito dopo la pausa c’è una bianca lavagna che non vede l’ora di conoscere il vostro parere al riguardo.

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